06/10/2015
Accordo Bridgestone. Scongiurata chiusura e salvi posti di lavoro

Dopo 5 mesi di trattativa che è stata lunga e difficile si sono trovate le condizioni per dare seguito all’Accordo del 2013 che aveva evitato prima la chiusura e poi la vendita dello stabilimento, ma condizionate al raggiungimento di obiettivi di riduzione del costo di conversione e del lavoro che consentissero la competitività delle produzioni e rinviato alla contrattazione la discussione di merito su come rendere operativa l’intesa.

“Oggi – commenta la FEMCA Cisl Nazionale – si è concretizzata la possibilità di mantenimento in Italia delle produzioni e dei posti di lavoro dello stabilimento di Bari con un nuovo Piano Industriale che assicura una prospettiva almeno fino 2018 e, se gli obiettivi legati alla produttività verranno raggiunti, siamo convinti che si possa andare oltre”.

I sacrifici chiesti ai lavoratori sono molteplici, ma si sono salvaguardati i diritti fondamentali previsti dal Contratto Nazionale sebbene in presenza di intese temporanee modificative, e interventi che hanno interessato in particolare elementi della contrattazione aziendale, tutto comunque in linea con l’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011.

“Non avremmo mai voluto firmare accordi come questi -commenta la FEMCA- ma il nostro senso di responsabilità ci impone di salvare 550 posti di lavoro e una fabbrica in una realtà territoriale come Bari duramente colpita dalla crisi”.

Primo appuntamento di verifica dell’cccordo odierno sarà nella primavera del 2016,  quando l’azienda dovrà fare il punto sulle strategie aziendali in una prospettiva di lungo termine, e sarà possibile comprendere la eventuale implementazione del piano industriale.

SEGRETERIA NAZIONALE FEMCA CISL

Roma, 05 ott.2015

LINK COMUNICATO UNITARIO
Iscrizione effettuata con successo