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Roma, 25 maggio 2020 – Il Presidente di Confindustria Energia Giuseppe Ricci, insieme ai Vice-Presidenti Roberto Potì e Claudio Spinaci e al Direttore Francesco Forlenza, hanno incontrato, nel rispetto delle misure previste per contrastare la diffusione del COVID-19, i Segretari Generali delle Organizzazioni Sindacali FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILTEC-UIL per presentare i risultati dello .
L’ampio spettro di filiere tecnologiche analizzate dallo Studio rende gli investimenti previsti in Italia tra il 2018-2030 un riferimento valido, pur considerando alcuni rallentamenti dovuti alla pandemia COVID-19. C’è consapevolezza tra le Parti che tali investimenti previsti sono essenziali per raggiungere gli obiettivi della transizione verso un modello economico sostenibile così come previsto dal Piano Energia e Clima e il Green Deal europeo.
Le Parti convengono che tali ingenti investimenti per il loro significativo impatto su PIL, occupazione oltre che le ricadute ambientali costituiscono una leva importante per favorire la ripartenza del nostro Paese, e garantire la continuità nella fornitura di energia, sempre assicurata anche in tutta la fase emergenziale. In questo quadro, il settore dovrà rilanciare gli investimenti volti alla crescita delle filiere innovative e alla riconversione, all’adattamento e alla trasformazione degli asset esistenti, anche nel rispetto dei criteri di economia circolare che assicurano la sostenibilità ambientale e sociale degli interventi. I lavoratori saranno parte integrante di questo processo che potrà realizzarsi solamente attraverso la condivisione e l’adeguamento di competenze e di know-how, nella direzione di compiere il percorso di transizione in modo inclusivo.
Le Parti condividono che lo scenario che si prospetta nel nostro Paese per i prossimi mesi impone una programmazione seria e lungimirante di interventi straordinari. Nel settore energetico gli investimenti previsti possono contribuire al percorso di ripresa dell’Italia e affermare il nostro Paese, grazie al suo impegno e al know-how, come interlocutore privilegiato con i Paesi limitrofi della Regione del Mediterraneo contribuendo al consolidamento di un modello di sviluppo sostenibile. Semplificare i processi autorizzativi per consentire una più rapida realizzazione degli investimenti assume un carattere di assoluta necessità.