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Tra le decisioni più significative è prevista la creazione di cinque divisioni/società finalizzate ad alcune attività specifiche (costruzioni off-shore e on-shore, drilling off-shore e on-shore e servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto). Ferma restando la necessaria attenzione all’evoluzione del mercato delle infrastrutture energetiche, particolarmente instabile in questi ultimi anni, e agli sforzi che l’azienda sta compiendo per consolidare la stabilità finanziaria, la Femca Cisl esprime preoccupazione per i contenuti espressi sul piano organizzativo con riferimento ai possibili riflessi/impatti occupazionali e professionali.
La dichiarazione di 800 esuberi a livello europeo e il processo di divisionalizzazione/societarizzazione dovrà essere al più presto chiarita in un incontro con i vertici aziendali. Sul piano occupazionale, con il recente accordo sull’articolo 4 della Legge Fornero che ha visto in Italia l’adesione di 400 lavoratori al piano di uscita volontaria e di accompagnamento alle finestre previdenziali, riteniamo ultimato l’impegno in tal senso.
Infine, in attesa degli approfondimenti in merito alle prospettive sulla divisionalizzazione/societarizzazione, la Femca Cisl esprime contrarietà all’ipotesi di cessione di settori o aree aziendali. Sarà fondamentale conservare e non disperdere il know-how e le capacità di innovazione che i lavoratori di Saipem, eccellenze del Paese, esprimono da anni in Italia e all’estero.
28 ottobre 2016
Il Segretario Generale
Angelo Colombini