I numeri sugli sprechi di risorsa idrica, registrati anche quest'anno dal report ISTAT, sono impietosi. Più della metà dei comuni italiani (57,3%) ha perdite idriche totali in distribuzione uguali o superiori al 35% dei volumi immessi in rete. Perdite ingenti, pari ad almeno il 55%, interessano il 25,5% dei comuni. Eppure, l'Italia è il primo Paese in Europa per consumo di acqua.

La Femca Cisl ha lanciato da anni l'allarme perché venga progettata e implementata, con il coinvolgimento delle parti sociali, una seria e lungimirante Strategia Idrica Nazionale per un utilizzo sostenibile dell'Acqua, specialmente a fronte della crescente siccità e dei sempre più numerosi eventi climatici catastrofici, che contribuiscono a ridurre la quantità di acqua dolce disponibile, per i cittadini e le imprese.

Ecco le nostre quattro proposte:

1. Dare piena attuazione alle Direttive europee, aggiornando e adeguando la normativa nazionale, per garantire la qualità del servizio ed evitare sprechi;
2. Avviare un piano di investimenti per le infrastrutture acquedottistiche, fognarie, depurative, soprattutto al Sud, anche per offrire un approvvigionamento continuo al settore idroelettrico;
3. Valorizzare il risparmio idrico, incentivando l'utilizzo di acque reflue depurate, anche a fronte della crescente siccità;
4. Coinvolgere e informare cittadini e lavoratori verso un utilizzo sostenibile dell'acqua.