26/10/2011
Glaxo. Ombre sul futuro dell’ex centro ricerche di Verona

 

di Sara Martano

Si affacciano nuove ombre sul futuro dell’ex centro ricerche Glaxo di Verona. I sindacati sono preoccupati per la sostenibilità del sito Aptuit, il gruppo americano che ha rilevato la gestione del centro ricerche veronese dalla multinazionale francese circa un anno fa. Infatti, se da un lato la Glaxo continua a sostenre economicamente Aptuit, così come sottoscritto nell’accordo siglato in sede ministeriale, dall’altro in un anno non le ha assegnato commesse di ricerca integrata, nonostante gli impegni presi in tal senso. L’accordo, che aveva visto il coinvolgimento anche dei ministeri dello Sviluppo Economico, della Salute e della Ricerca, oltre alla Regione Veneto, era stato firmato da tutti i sindacati di categoria della chimica per salvaguardare il posto di lavoro di 462 ricercatori del centro veronese, punto di riferimento mondiale per la ricerca di base sulle neuroscienze e le malattie psichiatriche.

I sindacati fanno presente che, durante l’ultimo incontro, la direzione della società Aptuit non ha presentato un piano industriale credibile da garantire la sostenibilità del centro ricerche. Non solo, le federazioni di categoria rilevano che oggi solo parte dell’azienda è in piena attività, mentre l’altra è sotto-occupata e sembra aver minori prospettive. “Siamo molto preoccupati per il futuro del centro ricerche – sostiene Ivana Dal Forno, segretario generale della Femca Cisl di Verona -, perchè il sostegno economico della Glaxo è solo per i primi tre anni ed uno è già trascorso. Mi chiedo una volta finito questo sostegno cosa succederà? A distanza di un anno la Aptuit non ha effettuato nessun progetto di ricerca integrata e metà dei medici ricercatori non possono svolgere il lavoro con la professionalità che gli compete”. Eppure, a detta della Rsu, sembra che Aptuit stia cercando di aggiudicarsi nuove commesse che favorirebbero il mantenimento dell’eccellenza scientifica del centro e ne aumenterebbero l’affidabilità agli occhi di altri potenziali clienti. Per tali motivi i sindacati chiederanno un incontro con i vertici della Glaxo con l’obiettivo di confermare l’impegno assunto dalla multinazionale sui tavoli ministeriali lo scorso anno.

“E’ opportuno riaccendere i riflettori su questa vicenda – continua ancora Dal Forno -, perchè non vorremmo attendere altri due anni e ritrovarci poi che, in mancanza di strategie programmate e mirate, il centro ricerche venga chiuso. Sarebbe impensabile!”. Rsu e sindacati di categoria territoriali fanno appello anche a Regione e Comune affinchè ci si sieda tutti insieme intorno a un tavolo e si affrontino seriamente le questioni legate al mantenimento della ricerca e dell’eccellenza scientifica di Verona.

(27 settembre 2011)

 

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