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Il giorno 28 novembre 2014 si è svolto a Ravenna, alla presenza dei vertici di VERSALIS – rappresentati dalla direzione Business Unit Elastomeri e funzione HR – unitamente alla Direzione di Stabilimento, un incontro per definire la situazione aziendale nel complesso della vertenza ENI e fare finalmente il punto sugli investimenti previsti per lo stabilimento romagnolo, sospesi in attesa di una strategia più chiara sull’intera chimica nazionale.
I vertici di VERSALIS hanno illustrato al Coordinamento RSU e alle Segreterie provinciali di FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILTEC UIL quale sia lo scenario internazionale nel quale la società è chiamata a competere e quali siano le difficoltà di mercato degli elastomeri, che stanno vivendo la fase più acuta di una crisi che, negli ultimi anni, ha portato a perdite consistenti sia di sito sia societarie (-390 milioni di euro).
In questo quadro così negativo, con una grande sovrapproduzione rispetto alla domanda, difficilmente si riescono a valutare le richieste del mercato e risulta problematico mettere a punto al meglio sia le strategie che le tempistiche degli investimenti.
Per questo motivo, pur confermando la piena volontà di realizzare l’SBR S a Ravenna, l’azienda ha deciso di traslare in avanti nel quadriennio 2015-2018 (indicativamente nel 2017) l’inizio della costruzione del nuovo impianto al quale ad oggi mancano ancora le autorizzazioni del PUA (piano urbanistico attuativo) e la VIA Nazionale (valutazione impatto ambientale), indicativamente disponibili, per avviare gli iter previsti, entro il giugno 2015.
“Questa situazione rappresenta per noi una grande preoccupazione” – afferma Lorenzo Zoli, Segretario Generale della Femca Cisl della Romagna – “perché ancora una volta vediamo allontanare la realizzazione dell’impianto che metterebbe in sicurezza le nostre produzioni garantendo un contesto di sostenibilità e un futuro più certo al nostro stabilimento, che deve in fretta qualificarsi come produttore di alta tecnologia e specializzazione, uniche condizioni in grado di garantire margini elevati”.
La direzione BU ELAS ha ribadito con forza la volontà di realizzare l’investimento a Ravenna, sul quale saranno importantissimi tre fattori:
1) definizione dei nuovi gradi di gomma richiesti dal mercato di SBR S, sviluppati e provati nello stabilimento scozzese di Grangemouth che funzionerà da “impianto pilota” su cui testare tutti i nuovi prodotti;
2) ritorno all’equilibrio finanziario e alla redditività dello stabilimento di Ravenna, che viene prevista in pareggio nel 2016;
3) impegno della Ricerca per rendere funzionali i nuovi gradi di SBR S richiesti dal mercato.
“Queste tre condizioni sulle quali tutti saremo coinvolti, ognuno con il proprio contributo, rappresentano una grande sfida che vogliamo affrontare con la convinzione che i lavoratori dello stabilimento hanno tutti gli strumenti, le qualità e le conoscenze per rendere credibile la realizzazione dell’SBR S, che se pur traslata in avanti, appare ad oggi un obiettivo raggiungibile” – ha ribadito Lorenzo Zoli.
La fiducia su Ravenna non è quindi venuta meno ed è per questo che VERSALIS continuerà ad investire, nel corso del 2015, su due importanti impianti che rafforzeranno ulteriormente lo stabilimento di Ravenna:
• Revamping MTBE / ETBE che completano l’investimento Butene1 e che si concretizzeranno indicativamente nella fermata di 70 giorni prevista ad agosto 2015 o in quella successiva;
• Completamento della DEIDRO, con investimento del valore di 5 milioni di euro,
A questi si aggiungono due potenziamenti e ampliamenti dell’offerta dei prodotti:
• Potenziamento delle produzioni di SEBS che dovrebbero garantire maggiore redditività.
• E SBR olio estesa con produzioni vegetali Matrica.
“Queste importanti iniziative rappresentano, aldilà delle difficoltà contingenti, la volontà di Versalis di continuare ad investire su Ravenna, caratterizzando il nostro polo chimico come stabilimento di eccellenza di ENI e indiscusso punto di riferimento di produzione e ricerca elastomeri” – ha concluso Lorenzo Zoli, ribadendo comunque che lo slittamento in avanti degli investimenti non lascia per nulla soddisfatti e che la responsabilità di sindacato sarà quella di monitorare passo dopo passo la concretizzazione di quanto promesso, soprattutto anticipando il prima possibile l’approvazione nel piano industriale 2015-2018 dell’SBR S. “Incalzeremo tutti i soggetti coinvolti in questo processo autorizzativo e decisionale a partire da Comune, Provincia, Regione fino ai Ministeri competenti ma soprattutto, con l’aiuto delle Segreterie Nazionali, chiederemo conto ad ENI, perché questo impianto, che rappresenta la nostra garanzia per il futuro, sia realizzato al più presto”.
Ravenna, 01/12/2014