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Nella mattinata di oggi, si è tenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’incontro per le lavoratrici ed i lavoratori di Saxa Gres con una significativa partecipazione delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni. Nella riunione sono state riassunte: la storia del gruppo, le tipologie di produzioni, lo stato dei mercati di riferimento e sono stati evidenziati una ramp-up delle produzioni, la situazione occupazionale, il timing e le condizioni dell’operazione finanziaria.
“L’incontro di oggi ci consegna un importante impegno dell’investitore Continental che andrà però concretizzato in questo mese di novembre e da esso dipenderà poi l’intero piano industriale” spiegano Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, al termine della riunione.
“Il suddetto step – proseguono - e il pagamento delle rate legate al contratto di sviluppo per lo stabilimento di Roccasecca, finanziato da Invitalia, rappresentano la cartina al tornasole per l’intera vertenza e per questo motivo abbiamo sottolineato la necessità di monitorare tali passaggi; necessità riscontrata anche dal Ministero che ha aggiornato il tavolo all’11 dicembre. Rimangono ancora perplessità rispetto ad alcuni percorsi avviati da Saxa Gres e non portati ancora a compimento che riteniamo importanti per il raggiungimento del risultato atteso”.
Inoltre, secondo quanto presentato, oltre alla ripartenza del terzo forno di Anagni (FR), in cui sono occupati 85 lavoratori e dove attualmente sono in marcia due linee, sono previste le ripartenze dello stabilimento di Roccasecca (FR) , con 206 lavoratori occupati, ad inizio del secondo trimestre 2025 e di quello di Gualdo Tadino (PG), 93 lavoratori occupati, a inizio del terzo trimestre 2025. I periodi necessari per arrivare alla ripresa produttiva saranno coperti, ove necessario, con diverse tipologie di ammortizzatori sociali.
Per ciò che concerne il progetto finanziario è previsto un importante impegno economico per l’intero importo necessario alla ristrutturazione, dedicato agli investimenti industriali. Entro il 30 novembre sarà sottoscritto l’accordo e contestualmente avverrà l’apertura della CNC (composizione negoziata della crisi d’impresa).
“Non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità, accettando anche rinvii rispetto alle tempistiche iniziali e dando spazio ai necessari approfondimenti. Ora è però tempo di dare veramente gambe al progetto complessivo, riconsegnando alle lavoratrici e ai lavoratori un’operatività dignitosa e di prospettiva” hanno concluso le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, insieme alle RSU.