30/10/2015
Nota segreteria nazionale su ENI – Versalis.

La presentazione del Piano Industriale da parte del gruppo dirigente di VERSALIS alle Organizzazioni Sindacali  lo scorso 5 giugno a Mantova aveva dato chiara evidenza del punto a cui si è arrivati con la sua realizzazione sia in termini di riconversione di alcuni siti, sia gli impegni di investimento sui diversi siti e per i business degli stirenici, degli elastomeri, degli intermedi e delle specialties. Incontro che ha reso evidente gli importanti risultati raggiunti sia sul versante industriale sia su quello finanziario, ma anche gli elementi di debolezza e criticità dovuti al fatto che non si sono completati alcuni investimenti, alcuni sono stati cancellati o rinviati, mentre le condizioni di contesto economico e di mercato sono ancora molto incerte e tali da consentire una situazione di vantaggio solo temporaneo dato il basso prezzo delle materie prime. Un Piano Industriale 2015 -’18 che è ancora a metà del guado, non ha ancora espresso tutte sue le potenzialità e non ha ancora recuperato condizioni di competitività strutturali consolidate per VERSALIS, anche se il cambio di marcia è evidente rispetto ad un passato disastroso fatto di scelte sbagliate che hanno portato alla dilapidazione di un grande patrimonio industriale, eredità e confluenza in ENIMONT di chimica pubblica e privata ed alla costituzione della allora ENICHEM.

Il Piano prevede investimenti per circa 1,2 Mld che si sommano agli oltre 400 Mln impegnati dal 2012, anno in cui è partito il progetto di riorganizzazione e sviluppo di Versalis, presente in Italia con 8 siti produttivi e 5 all’estero, con una occupazione che si mantiene consolidata oltre i 4.400 dipendenti in Italia e circa 1.000 all’estero.

In particolare lo sviluppo di progetti di chimica verde e delle specialties a cui abbiamo attribuito grande valore ed importanza sul versante dell’innovazione industriale, hanno bisogno di maggior tempo per la loro realizzazione tecnologica e impiantistica e di riscontri di mercato per i nuovi prodotti che ne consentano il consolidamento: P. Torres è un progetto ancora lontano dal dirsi completato, mentre a Priolo ed a P. Marghera gli investimenti devono ancora partire.

Per queste ragioni saremo contrari ad una eventuale uscita di ENI dalla chimica, che se fosse confermata riterremo sbagliata e inopportuna: questo Piano non può e non deve essere messo in discussione, deve essere portato a termine ed implementato.

VERSALIS è la più grande società chimica italiana ed ENI, ha in proprietà assets che sono strategici per la chimica stessa e per l’intera industria manifatturiera che il Paese non si può permettere vengano messi in discussione: ENI ha una rilevante presenza pubblica nel proprio azionariato e quindi una grande responsabilità nel presidiare gli assetti produttivi e di ricerca fondamentali per rafforzare il sistema industriale italiano.

ENI dia risposte in questo senso che facciano chiarezza rispetto al futuro produttivo e occupazionale di VERSALIS: l’incontro del giorno 30 ottobre prossimo tra l’A.D. e i Segretari Generali di Femca, Filctem, Uiltec deve essere un primo passo in questa direzione a seguito del quale valuteremo anche unitariamente le azioni da intraprendere.


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