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L’Assemblea nazionale unitaria dei delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riunitasi oggi a Roma ha approvato l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto Uniontessile-Confapi (circa 90.000 i lavoratori delle piccole e medie imprese del settore tessile, della moda e affini ai quali si applica il contratto), in scadenza il 31 marzo 2019.
Questo contratto raggruppa tutti quelli del settore moda Uniontessili-Confapi.
La richiesta economica dei sindacati è di 115 euro medi (3° livello super) sui minimi tabellari; oltre alla richiesta di un incremento del EGR (Elemento di Garanzia Retributivo) dagli attuali 240 a 350 euro, in tutte quelle imprese che non esercitano la contrattazione di 2° livello.
Sul fronte del “welfare” contrattuale si richiede di incrementare il contributo aziendale per la previdenza complementare (“Fondapi”) ed è prevista la definizione e il recepimento dell’accordo interconfederale su ENFEA SALUTE (fondo integrativo sanitario) con il contributo di 10 euro mensili a carico delle imprese, mentre per quanto riguarda il tema dei diritti individuali spicca, tra l’altro, la richiesta di Filctem, Femca, Uiltec di 10 giorni l’anno – cinque dei quali retribuiti – per il congedo di malattia del figlio in età compresa tra i 3 e i 13 anni.
Per l’Ambiente e Sicurezza, la richiesta è, tra le altre cose, l’istituzione del libretto formativo per la registrazione dei corsi sostenuti dalle RLSSA. Sempre sul tema della Formazione si richiede di istituire un delegato alla formazione a livello aziendale o un delegato alla formazione di distretto. Al fine di prevenire ogni forma di violenza, ivi compresa quella di genere, si richiede l’adozione di un avviso comune per la promozione del rispetto delle culture, delle persone, in modo particolare delle donne.
Infine, per sviluppare ed estendere la contrattazione di 2° livello, i sindacati chiedono “linee-guida” per assegnargli materie quali: le staffette generazionali, l’occupazione giovanile, il consolidamento a tempo indeterminato dei contratti atipici, la possibilità di attivare forme di “smart-working”.
Ora i lavoratori, nelle assemblee, dovranno approvare con voto questa piattaforma entro il mese di aprile, per iniziare rapidamente le trattative con le controparti
Roma, 15 marzo 2019