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“È importante che si riconquisti un protagonismo italiano nelle scelte dell’Europa, che si intervenga con meccanismi correttivi delle normative nel settore della Chimica e di quelli collegati, che si tuteli il lavoro e i lavoratori, nel rispetto dell’obiettivo della neutralità climatica al 2050. Per comprendere il quadro entro il quale siamo inscritti, pensiamo solo che ad oggi il mercato italiano della Chimica di base è coperto per il 70% da prodotto estero. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy accolga le nostre richieste, formulate insieme a Federchimica, Unionchimica e le altre organizzazioni sindacali: un fondo per la Chimica circolare e sostenibile, la semplificazione di un quadro normativo che attualmente rende difficile l’innovazione, la valorizzazione del nostro Paese come hub energetico per l’area Sud dell’Europa, il miglioramento della sostenibilità dei trasporti collegati a questa industria, l’impegno sulle competenze e la formazione”. Così la Segretaria Generale della Femca Cisl Nazionale, Nora Garofalo nel suo intervento al Tavolo della Chimica, convocato nel pomeriggio di oggi al Mimit, alla presenza del Ministro Adolfo Urso e del Vice Ministro Valentino Valentini.
“Dobbiamo tutti essere consapevoli – ha proseguito la Segretaria Generale – che l’Industria chimica è fondamentale per l’intero Made in Italy, è un fattore moltiplicativo di sviluppo per il tessuto industriale italiano e di crescita economica complessiva. Si tratta per il nostro Paese del quinto settore produttivo, con un fatturato di 60 miliardi di euro. Un settore tuttavia piegato da una crisi che non è solo della chimica di base e non è solo congiunturale, ma di sistema. Accogliamo pertanto con favore l’impegno del Governo per una revisione immediata, in sede europea, del CBAM (Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere), che eviti l’elusione delle regole sull’importazione di prodotti e garantisca alle imprese una competizione equa, sia sui mercati interni che esteri”.
“Apprezziamo – conclude Garofalo - l’annunciato incremento, da parte del Ministro Urso, delle risorse finanziarie per le imprese del settore, sia in termini di oneri indiretti che per finanziare tecnologie innovative di processo e di prodotto. Infine come sindacato ci rendiamo disponibili a un patto per la redazione di un piano europeo della Chimica che dia prevedibilità e stabilità alle imprese, favorendo la neutralità tecnologica e tutelando i lavoratori del Vecchio Continente, che contribuisce per il solo 6,4% alle emissioni climalteranti dell’intero pianeta. Trasferiamo il modello europeo, ma proteggiamo insieme alla Terra le persone che la abitano e l’economia che le sostiene”.
Nel corso dell’incontro, in riferimento al piano di trasformazione presentato da Versalis, è stata annunciata la convocazione di un tavolo tecnico al Mimit destinato agli impianti produttivi della Puglia (Brindisi) per l’11 dicembre e di un altro analogo per gli impianti situati in Sicilia (Ragusa e Priolo) ed Emilia Romagna (Ferrara e Ravenna), programmato per il 13 dicembre.