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Roma 27 luglio 2018 – La delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ha varato le ipotesi di piattaforma del contratto nazionale di lavoro artigiani area tessile-moda e area chimica, ceramica, gomma plastica (che conta 155.000 addetti in circa 60.000 nel settore della moda e 95.000 addetti distribuiti su circa 40.000 imprese per quanto riguarda la chimica) e del contratto nazionale di lavoro pmi moda, calzature, pelli e cuoio e chimica, gomma plastica con associazioni artigiane e 3° fuoco in scadenza entrambi il 31 dicembre 2018.
SALARIO – In linea con quanto previsto dall’accordo interconfederale del 23 novembre 2016, si richiede un aumento medio sui minimi tabellari di euro 87 per i settori afferenti al CCNL Area Tessile/Moda, di euro 106 per i settori afferenti al CCNL area Chimico, Gomma/Plastica, Vetro di euro 94 per il settore Ceramica con riferimento al salario medio di settore.
LEGALITÀ / APPALTI – Per contrastare lo sfruttamento lavorativo dovuto ad orari allungati a dismisura e paghe al di sotto di quelle stabilite dal ccnl sono richieste azioni congiunte per il raggiungimento della sistematica applicazione, ove se ne riscontri la fattispecie, dell’art. 603 bis (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) del codice penale.
Si chiede alle associazioni di categoria un impegno per contrastare i fenomeni di deriva contrattuale, rappresentati da associazioni imprenditoriali e sindacati di comodo, attraverso la diffusione di contratti di lavoro (contratti pirata) significatamene al di sotto del costo medio del lavoro.
DIRITTI – Sono richiesti 10 giorni (di cui 5 retribuiti) annui per l’assistenza dei figli malati in età compresa tra i 3 e i 13 anni. È richiesto, al fine di prevenire ogni forma di violenza, in particolar modo quella di genere, un avviso comune per la promozione del rispetto delle culture e delle persone, specialmente delle donne.
SALARIO – Per il settore della MODA, si richiede un incremento salariale medio sui minimi tabellari di Euro 110 con riferimento al 3°livello super. Si richiede un incremento dell’Elemento di Garanzia Retributiva dagli attuali Euro 240 a Euro 350 annui (per le aziende che non fanno contrattazione di 2° livello).
Per il settore della CHIMICA, il rinnovo del contratto nazionale dovrà garantire, tenuto conto degli andamenti economici, la difesa del potere di acquisto dei salari attraverso l’incremento dei minimi contrattuali e migliorare il welfare contrattuale e le prestazioni lavorative. La richiesta di incremento salariale complessivo è pari a: 94 euro sul salario di riferimento per il comparto CHIMICO E SETTORI ACCORPATI (livello A); 115 euro sul salario di riferimento per il comparto PLASTICA e GOMMA; 107 euro sul salario di riferimento per il comparto ABRASIVI; 106 euro sul salario di riferimento per il comparto CERAMICA; 107 euro sul salario di riferimento per il comparto VETRO; 106 euro sul salario contrattuale per il comparto del 3 FUOCO
Si richiede l’aumento delle maggiorazioni per i turni notturni e disagiati e la rivalutazione dell’elemento perequativo (per le aziende che non fanno contrattazione di 2° livello).
AMBIENTE E SICUREZZA – Si richiede di implementare la normativa esistente con: introduzione di una formazione/informazione strutturata e condivisa sul rischio biologico; prevedere che le RLSA possano assumere una competenza anche sulle questioni ambientali assumendo il ruolo di RLSSA (rappresentanti lavoratori salute sicurezza ambiente) con un’adeguata formazione; istituzione del libretto formativo per la registrazione dei corsi sostenuti dalle RLSSA; prevedere, in caso di malattie professionali riconosciute e certificate la possibilità di adibire la lavoratrice/il lavoratore a mansioni compatibili con la malattia anche attraverso percorsi di riqualificazione; definizione di linee guida condivise sui rischi e sull’impatto ambientale che prevedano un monitoraggio della situazione individuando incontri periodici in cui condividere eventuali piani di intervento.
ORARIO DI LAVORO – Per quanto riguarda l’orario di lavoro, si richiede di: Coinvolgere, valorizzare il ruolo delle RSU nella definizione degli orari; Permettere alla RSU la conoscenza piena dell’utilizzo dei contratti a termine e in somministrazione attraverso una più costante e continua informazione sugli sviluppi; Rendere più usufruibile l’orario part-time anche con l’ampliamento della percentuale e la possibilità di definire meccanismi di rotazione.
DIRITTI – Sul tema dei diritti individuali le richieste sono: 10 giorni l’anno, cinque dei quali retribuiti, di congedo per malattia del figlio in età compresa tra i 3 e i 13 anni; il superamento del periodo di carenza contrattuale per tutti i settori del Tessile/Moda; la costituzione di una Commissione Paritetica per l’armonizzazione degli istituti della malattia, malattia professionale, infortunio sul lavoro di tutti i settori del CCNL; in caso di ricovero ospedaliero del minore fino al terzo anno di età, retribuzione del 30% per un massimo di 30 giorni lavorativi.
Per quanto riguarda la violenza di genere è richiesta l’adozione di un avviso comune per la promozione del rispetto delle culture, delle persone e in particolar modo delle donne.
POLITICA INDUSTRIALE – Per quanto riguarda il tema del “reshoring” è dirimente la richiesta delle organizzazioni sindacali di stimolare politiche di sviluppo della produzione in Italia e di creare condizioni che facilitino e incentivino il “rientro” di produzioni dall’estereo.
Ora la parola passa ai lavoratori che valuteranno e arricchiranno l’ipotesi di piattaforma nelle assemblee.