L’azienda, ribadendo la valenza del progetto di “green chemistry” concordato, ha fornito un aggiornamento delle informazioni in merito alla situazione relativa agli impegni di investimento e alle diverse fasi della sua implementazione, che riscontrano qualche sfasatura e slittamento nei tempi.

L’azienda ha inoltre  confermato ufficialmente che il progetto sarà interamente in capo da Versalis, senza ricorrere alla costituzione di una nuova società come precedentemente previsto, ed ha chiarito che con Elevance l’accordo sarà di tipo tecnologico.

Per quanto riguarda la continuità del cracking, Shell ha confermato la chiusura del contratto a ottobre: Versalis ha individuato una soluzione che consentirà la continuità produttiva per tutto il 2016, attraverso un accordo commerciale con un provider asiatico, accordo che verrà reso pubblico in serata.

Le organizzazioni sindacali hanno sollevato alcune criticità sia perciò che riguarda la realizzazione dei nuovi impianti e gli investimenti previsti in logistica, sia perciò che riguarda alcuni elementi di merito sulla gestione degli impianti del cracking.

Tenuto conto però del percorso svoltosi dalla firma del Protocollo ad oggi, i sindacati  ritengono positivo l’annuncio della continuità produttiva del cracking sia pur in una visione opportunistica legata alla congiuntura economica favorevole ma che consentirà altresì di gestire la riqualificazione del sito con una continuità anche lavorativa.

Femca, Filctem e Uiltec  ritengono sia importante che l’impegno di Versalis sulla chimica verde sia confermato anche attraverso l’impegno diretto della società e di ENI nello sviluppo e concretizzazione del progetto di riconversione.

Le parti hanno condiviso la opportunità di continuare a monitorare congiuntamente lo sviluppo del progetto.

Le Segreterie Nazionali Femca, Filctem e Uiltec

Venezia, 24 sett.2015