Sulla vertenza Portovesme si è svolto oggi pomeriggio un incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza dei Ministri Urso e Foti, della Sottosegretaria Bergamotto, dei vertici della Regione Sardegna e delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.

Tangibile l’impegno del governo che nella riunione di dicembre si era impegnato a ricercare eventuali soggetti disponibili a rilevare il sito.

Nell’incontro odierno abbiamo registrato diversi elementi positivi. Il primo e più importante è che, con la disponibilità della Glencore (multinazionale proprietaria della Portovesme) si avvierà una data-room tra la stessa società e un potenziale investitore già individuato dal Mimit e che si sarebbe reso disponibile a rilevare l’intero sito sardo per la ripresa della strategica produzione dello zinco.

Come Cisl Nazionale, Femca Cisl e Cisl Sardegna, siamo consapevoli del fatto che il percorso è solo nella sua fase iniziale ed è quindi pieno di variabili, ma dobbiamo considerare che solo poco tempo fa eravamo davanti alla ferma volontà aziendale di chiudere definitivamente le attività.

Un altro elemento, positivo e tangibile, lo vediamo con la ripartenza del sito di San Gavino che impegnerà una sessantina di lavoratori.

Passi avanti si sono registrati rispetto al tema della metanizzazione, di cui beneficerà l’intera area industriale del Sulcis. In tal senso, a breve si terrà un altro incontro tra la Regione e il Mase sulle modifiche al Dpcm che darà il via libera all’operazione.

Da parte sua Glencore ha ribadito la volontà di trattare per la cessione della linea zinco. La presenza del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR Foti è servita a introdurre l’importante tema della messa a disposizione di fondi che, insieme a quelli della Regione Sardegna, serviranno, previa rimodulazione, ad agevolare il percorso di rafforzamento del sito, all’insegna della sostenibilità.

In questa fase, ancora allo stato embrionale, ci sentiamo come organizzazioni sindacali di esprimere una cauta soddisfazione per l’esito dell’incontro. Tuttavia il percorso dovrà essere monitorato e alle intenzioni dovranno seguire atti concreti e tangibili.