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“Glencore Spa deve riavviare gli impianti dei siti delle aziende controllate che producono materie prime come piombo e zinco presso il distretto industriale del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano, in Sardegna, salvaguardando livelli produttivi ed occupazionali. L’ipotesi di riconversione industriale presentata da Glencore è allo stato di progetto di ‘fattibilità’, insufficiente a tutelare produzioni e posti di lavoro”. Così le Segreterie nazionali, regionali e le rappresentanze dei lavoratori di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che oggi hanno incontrato ‘da remoto’, presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy, il Sottosegretario di Stato del dicastero stesso Fausta Bergamotto. Alla riunione erano collegate anche le istituzioni regionale e locali.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto la tutela dei circa 1.450 lavoratori interni ed esterni dei siti produttivi di Portovesme e di San Gavino, sollecitando un fattivo impegno del Gruppo industriale che oggi non era presente all’incontro ministeriale.
“Ci vogliono impegni precisi - hanno concluso i sindacati - per rimettere in marcia gli impianti delle attività tuttora ferme, al di là delle discutibili posizioni aziendali, per difendere il lavoro ed i lavoratori. Riteniamo che la produzione delle materie prime succitate sia strategica per l’economia nazionale e per questo vada tutelata nel migliore dei modi possibili.
In questo senso il sindacato entrerà a far parte di un gruppo di lavoro dedicato, presieduto dal Sottosegretario Bergamotto, composto da dodici rappresentanti delle istituzioni locali, del Gruppo industriale e delle organizzazioni sindacali medesime. Il gruppo opererà fino al 30 giugno per ricercare soluzioni idonee a quanto auspicato dai lavoratori interessati".