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In occasione delle celebrazioni del Primo Maggio, la Femca ha partecipato alle manifestazioni organizzate nelle piazze di tutta Italia. Una folta delegazione ha preso poi parte al corteo di Prato, città simbolo di una importante realtà industriale dove il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è fortemente sentito, scelta quest’anno per il comizio unitario dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
“Sicurezza: il cuore del lavoro” è stato lo slogan della tradizionale Festa dei Lavoratori, attraverso il quale Cgil, Cisl e Uil hanno voluto lanciare un segnale forte e inequivocabile alla politica, al mondo delle imprese e delle istituzioni nazionali e locali, alla scuola e al sistema pubblico, nel cambiare rotta e passo e per contribuire a porre, quale principio intangibile, la centralità della persona nel lavoro.
“È un appello forte che oggi si leva da tutte le piazze italiane. Dal Nord, al Centro, al Sud. – ha detto la Segretaria generale Cisl Annamaria Furlan – Un appello alle imprese che devono fare di più negli investimenti per la sicurezza, la prevenzione degli incidenti, il rispetto della legge e degli accordi con il sindacato sulla tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici. Ma è anche un appello forte alle istituzioni, agli enti pubblici, alle regioni e a tutti quelli che hanno delle responsabilità e che devono vigilare di più e meglio nei cantieri, nelle fabbriche, nei trasporti, nei servizi, in tutti i luoghi dove anche un piccolo errore può mettere a rischio la vita”.
“Sicurezza e legalità sono due pilastri del lavoro, spesso legati indissolubilmente e ancor più spesso ignorati da imprenditori senza scrupoli. – ha scritto in merito Nora Garofalo, Segretaria generale Femca Cisl, nel contributo pubblicato su Formiche – Un fenomeno che interessa più distretti e più zone industriali d’Italia, dal Nord al Sud. La moda italiana, ad esempio, viaggia su due binari paralleli: da una parte il sottobosco manifatturiero, quello dei contratti-pirata e del lavoro in nero, sottopagato. Dall’altro le imprese che rispettano le regole e i lavoratori, che valorizzano le competenze, che investono, che innovano e che redistribuiscono il reddito prodotto. Due binari che a volte si incrociano nelle articolate maglie delle filiere e delle catene di fornitura, non solo su scala territoriale, ma anche nazionale, europea (Est Europa in particolare) e globale”.
La gallery con le foto del Primo Maggio da tutta Italia