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Oggi, 6 maggio 2025 il Presidente di Confindustria Moda Sergio Tamborini e i Segretari Generali dei sindacati di categoria Marco Falcinelli della Filctem-Cgil, Nora Garofalo della Femca-Cisl e Daniela Piras della Uiltec-Uil si sono incontrati a Milano, nella sede dell’associazione nazionale della filiera del settore tessile abbigliamento moda.
In considerazione della comune preoccupazione per il delicato periodo di crisi e di trasformazione che il settore sta vivendo, accentuato anche dalle note e crescenti incertezze geopolitiche e macro-economiche, le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori del settore hanno riaffermato il comune interesse alla difesa ed al consolidamento e rilancio della filiera produttiva del tessile abbigliamento moda, che con le sue 40.000 imprese e i suoi 400.000 addetti per circa 60 miliardi di euro di fatturato annuo rappresenta un pilastro essenziale dell’industria manifatturiera del Paese.
Pertanto, le Parti hanno confermato, nella tradizione delle consolidate relazioni industriali nel settore, la volontà di definire obiettivi e iniziative comuni che impegneranno le rispettive organizzazioni nei prossimi mesi e anni, sia nei rapporti interni alla filiera che nelle relazioni con le istituzioni, a partire dal Governo.
Da subito, Confindustria Moda e Organizzazioni Sindacali si sono impegnate con le seguenti iniziative.
Firma del nuovo CCNL
Oggi viene firmato il testo definitivo e completo del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro per il periodo 1° aprile 2024 – 31 marzo 2027, che porta a compimento quanto definito nell’Accordo di Rinnovo siglato tra le Parti lo scorso 11 novembre 2024.
Il nuovo CCNL, che è già pienamente in fase di attuazione, contiene le seguenti principali tematiche:
Firma dell’atto istitutivo del nuovo Ente Bilaterale Moda
Dando applicazione a quanto definito nel rinnovo contrattuale e con lo scopo di potenziare le relazioni industriali di settore ed i servizi in favore delle imprese e dei lavoratori, le Parti hanno firmato in data odierna l’accordo istitutivo del nuovo ente di settore Ente Bilaterale Moda (E.B.M.).
Con E.B.M., che sarà gestito in modo paritetico tra le parti, le relazioni industriali di settore potranno avvalersi di uno strumento operativo, dotato di organizzazione e risorse proprie messe a disposizione da aziende e lavoratori, che consentiranno di:
Iniziative congiunte sulla politica industriale
Confindustria Moda e le Organizzazioni Sindacali Nazionali di Categoria, in rappresentanza dei soggetti più interessati al futuro della filiera produttiva della moda, le aziende e i loro lavoratori, stanno elaborando un documento comune con le proposte condivise in materia di politica industriale. Queste proposte saranno prossimamente presentate congiuntamente al Governo nell’ambito del Tavolo della Moda, affinché le iniziative, che in tale sede si definiranno, siano coerenti con le esigenze delle imprese e dei lavoratori e le risorse pubbliche disponibili siano effettivamente indirizzate al sostegno ed allo sviluppo della filiera in modo concreto e fruibile da parte di tutti gli operatori.
I capitoli principali di questo “Piano Strategico” di politica industriale comune saranno:
Per dare continuità alle relazioni tra le parti, all’incontro è intervenuto anche il nuovo presidente designato di Confindustria Moda Luca Sburlati, il cui incarico sarà ufficializzato nella prossima assemblea dell’associazione del 19 maggio 2025.
Marco Falcinelli – FILCTEM CGIL, Nora Garofalo -FEMCA CISL e Daniela Piras – UILTEC UIL:
“In un contesto sempre più complesso e sfidante in cui ci troviamo ad agire, come parti sociali stiamo facendo al meglio la nostra parte per garantire uno sviluppo sostenibile e di qualità all’intero settore. La sottoscrizione di un contratto innovativo che punta sulle relazioni industriali e dà risposte certe alle lavoratrici ed ai lavoratori, sia in termini economici che normativi, rappresenta un tassello fondamentale tra le azioni congiunte che vogliamo continuare ad implementare per il rilancio del settore. Siamo convinti che relazioni sindacali consolidate e partecipative generino valore per tutte le Parti coinvolte, e auspichiamo che anche le Istituzioni -ed il Governo in particolare- si facciano parte attiva di questo percorso, sostenendo con politiche industriali serie ed adeguate le imprese ed i lavoratori.”