09/01/2015
Appello della Femca Cisl Calabria sulla vertenza Idrorhegion

Cala il sipario sulla vertenza della depurazione di Reggio Calabria, mentre trascorrono inesorabili i giorni che ci separano dal 31 gennaio 2015, ultimo giorno di lavoro indicato nelle lettere di licenziamento recapitate  ai 64 lavoratori della Società Idrorhegion, dopo l’avvio della procedura di mobilità che ha interessato l’intera forza lavoro adibita alla gestione del sistema di depurazione della città di Reggio Calabria.

A fare il punto della situazione è la FEMCA Cisl Calabria con il suo Segretario Generale Pompeo GRECO, che segue gli sviluppi della vertenza e che esprime forte preoccupazione per il silenzio assordante calato sulla vicenda, con le incertezze sul futuro occupazionale dei lavoratori interessati e sulla gestione della depurazione nel territorio. 

È opportuno ricordare che il 31 gennaio 2015 è la data di scadenza dell’ultima proroga concessa alla Società Idrorhegion e che da tale data la gestione della depurazione dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere affidata al  raggruppamento temporaneo di imprese costituito dal colosso spagnolo Acciona Agua e la stessa Idrorhegion, fino ad ora infatti non si hanno notizie sull’assegnazione definitiva al R.T.I da parte dell’Ente Comunale.

A meno di un mese dal termine ultimo per il perfezionamento dell’aggiudicazione con gli opportuni adempimenti burocratici, quindi, continua frenetica la corsa contro il tempo senza purtroppo nessun riscontro agli appelli e alle richieste da parte della FEMCA Cisl in merito all’apertura di tavoli istituzionali di confronto, non ultima quella indirizzata al neo sindaco della città, al fine di dirimere con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, le tante incognite e incertezze che gravano sull’importante vertenza sia per i lavoratori  e sia per il futuro economico e sociale della città di Reggio Calabria.

Il Segretario aggiunge,  che ci appare inspiegabile come la parte politica possa tacere di fronte ad un così importante passaggio istituzionale che è, al momento, la parentesi più importante per la depurazione in Calabria, in un ambito dove in passato si sono dissipati fiumi di parole sull’importanza della gestione e degli investimenti, viste anche le numerose sanzioni arrivate dalla Comunità Europea per la Regione Calabria. Non si può più aspettare, sostiene il Segretario Generale della FEMCA Cisl Calabria, non possiamo più permetterci di perdere altro tempo, il futuro di 64 famiglie e dell’indotto della depurazione per la Città di Reggio passa attraverso questi giorni cruciali che fanno pesare come macigni le responsabilità dei soggetti interessati alla vertenza; per questi motivi, confidiamo ancora una volta nella sensibilità degli uffici della Prefettura di Reggio Calabria, ai quali ci rivolgeremo, sicuri di trovare quella sensibilità istituzionale che fino ad ora è mancata, al fine di addivenire a risultati concreti e tangibili per i lavoratori.

Concludendo dichiara che il tempo delle giustificazioni politiche è finito e le risposte da dare alla gente non sono più procrastinabili, la nuova classe dirigente politica Comunale e Regionale non può non tenere conto della situazione in atto.

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