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Lo statuto, finalmente definito, contiene all’articolo 5 un’importante innovazione rispetto ai fondi sanitari contrattuali esistenti: la possibilità di modulare le prestazioni in modo differenziato per meglio integrarsi con quelle della sanità regionale.
In questo modo si tende a contemperare la dimensione nazionale del Fondo, necessaria sia per dare una risposta solidaristica omogenea su tutto il territorio nazionale che per garantire l’efficienza gestionale, con le esigenze del territorio in termini di erogazione di prestazioni.
Fin dai prossimi giorni si darà avvio alla complessa macchina organizzativa necessaria a rendere operativo il Fondo. Il primo atto sarà quello di stipulare una convenzione con l’INPS per la raccolta dei contributi con l’obiettivo di avere il meccanismo di contribuzione operante entro il 1 gennaio 2013.
Andranno, quindi, insediati gli organi del Fondo, predisposto il Regolamento e definito un piano operativo di funzionamento a partire dalle prime necessità di organico.
Rispetto all’insediamento degli organi si terrà entro il mese di settembre la prima Assemblea del Fondo (nominata dalle parti istitutive) per procedere al riguardo.
Il Fondo deve, inoltre, prioritariamente individuare la dotazione finanziaria per sostenere le spese di start-up. Non è, infatti, contrattualmente prevista una contribuzione una tantum di avvio. Vi terremo aggiornati