07/03/2015
Azienda Idrorhegion Calabria: partecipata adesione all’assemblea indetta dalla Femca Cisl.

Reggio Calabria. Si è svolta mercoledì 4 marzo u.s. nei locali della CISL di Reggio Calabria una partecipatissima assemblea organizzata dalla FEMCA Cisl Calabria, con iscritti e simpatizzanti, incentrata sulla delicatissima vertenza che coinvolge i lavoratori della Idrorhegion S.c.a.r.l.

Presenti per la FEMCA il Segretario Generale Pompeo Greco, per il comparto Energia Massimiliano Fortuna e Alessandro Albanese, per la Confederazione il Segretario Generale della UST Cisl di Reggio Calabria, Mimmo Serranò.

Tema centrale dell’assemblea, la situazione dei licenziamenti intimati dall’azienda ai lavoratori che, alla luce dell’ultima proroga, dovrebbero concretizzarsi il 30 aprile prossimo. Su questo aspetto si e’ a lungo soffermato il segretario Pompeo Greco che, senza mezzi termini, ha affermato che non è ammissibile un taglio del 60% della forza lavoro giustificato solo ed esclusivamente da asettici calcoli di natura economica; ne è tollerabile che i criteri di scelta vengano affidati a dei test attitudinali, buoni per le nuove assunzioni  ma non di certo per chi in quest’azienda lavora da anni. E’ preoccupante anche ai fini operativi, pensare che si possa gestire il servizio di depurazione, che passa anche attraverso un periodo così detto “transitorio”, con una forza lavoro di 24 persone, quando lo stesso servizio viene ora gestito da 64 lavoratori con non poche difficoltà.

In questo senso, l’organigramma presentatoci dall’azienda mostra non poche lacune, non prevedendo al suo interno le figure necessarie per la gestione del personale e per le manutenzioni sulle reti fognarie e sui sollevamenti svolte dalla stessa Idrorhegion con una notevole mole di interventi. Per questi interventi l’ente appaltante il bando di gara sulla depurazione, ha destinato somme per circa 4,2 milioni di euro descritte nello specifico all’interno dello studio di fattibilità come somme per la gestione dell’esistente, e che comprendono anche le manovre idriche.

A tutto questo si aggiunge infine il superamento dei limiti temporali entro cui i lavoratori dovevano essere collocati in mobilità nel rispetto delle normative procedurali e degli accordi sottoscritti, eventualità questa, non piu’ percorribile dopo la proroga dei preavvisi dei licenziamenti al 30/4/15 che rende inefficace, cosi come comunicato all’azienda, la procedura di mobilità conclusasi con l’accordo del 31/10/14.

Inoltre, il segretario generale ha ribadito ai lavoratori la linea della federazione che è stata e rimane sempre quella di un auspicato percorso condiviso. ” All’azienda abbiamo sempre riconosciuto coerentemente il cosiddetto” diritto d’impresa” con cui poteva  garantirsi l’obiettivo di salvaguardia dei parametri di efficienza dei processi produttivi del sistema di gestione del servizio, con contestuale garanzia però, dei diritti dei lavoratori attraverso il rispetto e coerenza dei principi di trasparenza, legalità e di non discriminazioni da realizzare solo e soltanto attraverso l’applicazione di quanto contenuto nelle leggi che regolano la materia. Questi, come più volte affermato, principi e diritti assolutamente indefettibili. Per tali ragioni,la FEMA CISL ribadisce di essere ampiamente disponibile al dialogo costruttivo ed improntato su valori di rispetto reciproco delle parti che siamo certi non mancherà “.

Nelle conclusioni, si auspica nel più breve tempo possibile, di istituire  un nuovo tavolo di confronto tra le parti al fine di dirimere la controversia, con la convinzione che non sarà e non potrà essere  la mera contrapposizione dei tecnicismi legali nelle aule dei tribunali la soluzione delle problematiche, ma che anzi, al contrario, questa  sarebbe una grave sconfitta per tutti.

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