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Oltre ai 377 esuberi, di cui una parte già uscitia volontariamente con incentivazioni, l’azienda ha annunciato tagli della contrattazione di secondo livello e di alcune voci del contratto nazionale, dei superminimi individuali ed un piano che la RSU ha dichiarato insostenibile. Siiamo arrivati ad un punto critico, afferma Gianluca Bianco ” -segretario nazionale Femca- “che se non superato rischia di far precipitare la situazione, con l’azienda che dichiara che la decisione della chiusura è solo sospesa ma non cancellata se non si raggiungono gli obiettivi concordati”. Nello stesso tempo alcune proposte aziendali non possono essere accettate o non sono esigibili. ” La questione vera è la prospettiva dello stabilimento, serve un nuovo piano industriale che vada oltre l’accordo che si ferma al 2016, che affronti la compatibilità di costo del lavoro su cui non possiamo fare concessioni”. a livello aziendale la RSU ha dato inizio ad unaa serie di iniziativa di protesta a sostegno di questo obiettivo e per far recede l’azienda dalle proposte presentate”.