29/09/2012
Calabria: Ammortizzatori Sociali in deroga, parte la mobiltazione.

Cosenza – A seguito dei forti ritardi nell’erogazione dell’indennità di mobilità in deroga, è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil, per martedì 02 ottobre p.v. alle ore 9,30, delle manifestazioni provinciali dei lavoratori percettori degli ammortizzatori sociali, con presidio sotto le Prefetture, in concomitanza dell’incontro che si terrà a Roma presso il Ministero del Lavoro con la Regione Calabria, per vigilare e sollecitare sulle decisioni che si andranno ad assumere in merito alla problematica di garantire immediatamente le risorse finanziarie per tutto il 2012. 

Sono circa 8000 le persone percettori di mobilità in deroga, che non percepiscono le spettanze da luglio, mentre altri 4000, nuovi disoccupati, sono in attesa di ricevere il sussidio da gennaio 2012. A costoro, si aggiungono altri 4000 lavoratori che hanno ricevuto solo 4 mensilità rispetto le 8 prevviste per l’indennità di Cassa Integrazione Guadagni.

Una situazione di grande disagio e tensione sociale che colpisce quasi 20.000 lavoratori e le loro famiglie della nostra Regione, che in questi ultimi anni hanno perso il posto di lavoro o sono in serio pericolo di perderlo, a causa del perdurare della crisi che, allo stato attuale, non fa registrare segnali di ripresa economica e produttiva.

Questa situazione è stata più volte evidenziata all’Assessorato Regionale al Lavoro, al quale è stato richiesto un intervento presso il Ministero del Lavoro al fine di garantire il flusso dei finanziamenti per tutto il 2012, dal momento che l’anticipazione effettuata nel mese di giugno u.s., pari a 80 milioni di euro è stata del tutto insufficiente, considerando che ne servono altri 140 milioni di euro per garantire il fabbisogno.

La FEMCA Cisl Calabria, esprimendo la propria vicinanza a tutti i lavoratori, si auspica che l’incontro nazionale del 02 ottobre, possa trovare ogni soluzione idonea tesa a garantire il pagamento dei trattamenti previdenziali, così da alleviare una tensione sociale che rischia di non essere più controllata.

 

Ufficio stampa FEMCA Cisl Calabria.

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