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Continua a persistere il dilagare dell’illegalità attraverso i rifornimenti abusivi di bombole e piccoli serbatoi nel settore della distribuzione di Gpl per uso domestico e industriale. E’ questa la denuncia del Segretario Generale della FEMCA Cisl Calabria Pompeo Greco. Il mercato del Gpl e’ già, da qualche anno, in crisi per la contrazione dei consumi determinati dall’aumento dei prezzi in seguito al superamento della soglia critica dei 1000 doll/tonn del costo della materia prima, e alla contingente grave situazione economica congiunturale che ha drasticamente ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, determinando una situazione di difficoltà delle aziende interessate.
Nonostante tali condizioni negative, esistono ancora margini operativi di mercato, a cui rispondere anche attraverso idonee azioni di riorganizzazione per garantire soluzioni strutturali di qualità ed efficienza atte soprattutto a salvaguardare i livelli occupazionali. Azioni che chiediamo alle aziende del settore di attuare con percorsi condivisi e partecipati attraverso il coinvolgimento attivo dei lavoratori. La grave piaga che rischia però di compromettere una fase di possibile rilancio e’ rappresentata appunto dai rifornimenti illegali da parte di ditte non in regola con il rispetto delle normative vigenti, con la contestuale creazione, di fatto, di concorrenza sleale.
Considerando inoltre che tali norme, per la intrinseca pericolosità del Gpl, sottopongono le aziende di lavorazione e distribuzione del prodotto a rigide e costose procedure a garanzia della sicurezza, procedure che le cosiddette aziende “pirate” non devono sostenere permettendosi di praticare prezzi non gravati dagli alti costi di lavorazione. Per queste ragioni e per salvaguardare anche la sicurezza degli utenti finali, che si sollecitano le istituzioni e gli organismi di vigilanza preposti a intensificare i controlli con l’applicazione delle regole e soprattutto delle sanzioni previste dalla legge quadro (Decreto Legislativo n. 128-06) di riordino della disciplina relativa all’installazione e all’esercizio degli impianti di riempimento, travaso e deposito di Gpl.
E’ forte la preoccupazione da parte del Segretario della FEMCA Cisl Calabria, che il persistere di una simile situazione possa mettere in ginocchio un settore produttivo importante, con contestuale perdita di posti di lavoro che nella nostra regione, già gravata da un alto tasso di disoccupazione, non ci possiamo e non dobbiamo assolutamente permettere.