04/07/2013
Calabria: incontro in Prefettura per la Sorical

 

Si é svolta il giorno 01 luglio 2013, presso la Prefettura di Catanzaro, la riunione decisa il 26 giugno u.s., alla  presenza delle OO. SS. di categoria, per la CISL anche il  livello confederale rappresentata dal Segretario Regionale Sergio Pititto, le RSU, i rappresentanti della Regione Calabria  l’ing. Giovanni Laganà e l’ing. Pallaria, e in rappresentanza della Sorical il Dott. Giordano. Sia da parte della Regione Calabria che da parte della Sorical, sono state ribadite forti perplessità sulle motivazioni addotte per lo sciopero, perplessità condivise, in un contesto di particolare criticità, anche dal Prefetto Antonio Reppucci. Nel merito, hanno dichiarato che non fosse  esaustivo, ma che addirittura fosse riduttivo e soprattutto  controproducente, uno sciopero contro  la Regione Calabria, in qualità di socio di maggioranza Sorical, in una fase così delicata.

I rappresentanti della Regione Calabria si sono dichiarati disponibili a recepire i pareri delle  OO. SS. sulle proposte di legge di modifica del ciclo integrato delle acque, evidenziando positivamente il lavoro di implementazione e i suggerimenti sulla Legge 400 proposti  dalla FEMCA Cisl Calabria, nella recente audizione alla IV Commissione della Regione  Calabria.

Sul fronte interno, su tematiche che sono prerogative e  competenza delle RSU, si é deciso di continuare il confronto già in corso con i Commissari, del resto mai interrotto, considerando che si é svolta una riunione anche il giorno successivo la proclamazione dello sciopero. Il Dott. Giordano  ha comunque confermato tutte le difficoltà di questa difficile fase contingente.  Si ritiene opportuno precisare che sulle ragioni dello sciopero, sul metodo e sulla  tempistica, avevamo chiesto una riflessione più approfondita, che non abbiamo avuto la possibilità di fare.

La posizione della CISL, a tutti i livelli, confederale di federazione e RSU, è ormai nota a tutti, considerando che più volte l’abbiamo esplicitata sia nelle sedi istituzionalmente preposte e sia attraverso gli organi di stampa. Per noi non può esistere nessuna proposta di legge di riordino del ciclo integrato delle acque che non contempli anche la depurazione e la conseguente riscossione diretta delle somme a ruolo per il servizio nella sua globalità. Per tali  ragioni riteniamo che queste  tematiche, a nostro avviso, debbano necessariamente passare, così come stiamo dichiarando da sempre, attraverso il coinvolgimento – con una grande manifestazione su scala regionale – di tutti i lavoratori operanti nei vari segmenti del Servizio Idrico Integrato in Calabria, tutti in soffenza per diversi motivi, e non solo quelli della Sorical, al fine di responsabilizzare una classe politica, senza distinzione di colori, fin qui colpevolmente inadempiente.

 

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