14/05/2013
Calabria: proclamato lo sciopero al Deposito Costiero ENI R & M di Vibo Marina

Vibo Marina – Relazioni sindacali in crisi presso lo stabilimento ENI R&M di Vibo Valentia, proclamato dalle OO. SS. di categoria e dalla RSU lo sciopero per il giorno 27 maggio 2013. La drastica decisone determinata – secondo il Segretario Generale FEMCA CISL Calabria Pompeo GRECO – dall’incomprensibile atteggiamento aziendale di non dare riscontro alle continue richieste d’incontro per dirimere la controversia relativa alla difficile situazione determinatasi nel deposito costiero, in merito alla necessità di garantire l’operatività gestionale, nel rispetto delle normative vigenti e delle procedure interne, a causa dell’endemica, ormai da mesi, carenza di personale, aggravata anche dalla mancata stabilizzazione dei tre lavoratori in forza da due anni, i cui contratti non sono stati rinnovati a dicembre 2012.

Nonostante le contingenti difficoltà i lavoratori e le rappresentanze sindacali, responsabilmente, non hanno mai fatto mancare il loro apporto, garantendo comunque il servizio, nel rispetto di quelle relazioni sindacali condivise e partecipate caratterizzanti del Gruppo. Si è assistito a uno scaricabarile da parte aziendale con promesse di soluzioni strutturali del problema sistematicamente disattese. Diventa importante in questa fase capire le reali intenzioni dell’ENI sul futuro del deposito costiero di Vibo Valentia, i cui dirigenti, nonostante il trend negativo sia a livello nazionale e internazionale dell’industria petrolifera, non più tardi di due anni fa avevano espresso la volontà di puntare sul sito con la presentazione d’interventi di rafforzamento e consolidamento con la contestuale salvaguardia e adeguamento dei livelli occupazionali. Dichiarazioni d’intenti e di buoni propositi che però, nei fatti, non stanno avendo nessun riscontro.

Posizione, questa, assolutamente inaccettabile per la FEMCA CISL Calabria, considerando la rilevanza strategica per l’occupazione diretta ed indotta che il deposito rappresenta per il territorio di Vibo Valentia, per cui la proclamazione dello sciopero è la prima di una serie di azioni che s’intendono mettere in atto anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutte le istituzioni interessate, affinché da parte aziendale arrivino immediate concrete e risolutive risposte.

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