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Nella mattinata di oggi a Bologna la delegazione unitaria trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ha varato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dell’industria calzaturiera che in Italia occupa all’incirca 77 mila dipendenti in quasi 5800 imprese. Il contratto vigente è in scadenza il prossimo 31 dicembre. La piattaforma approvata sarà immediatamente inviata ad Assocalzaturifici, l’associazione confindustriale di settore, per iniziare le trattative il prima possibile.
Informiamo che il documento, prima del varo definitivo, è stato discusso in 125 assemblee nei luoghi di lavoro di 7 regioni e ha visto l’approvazione del 98,70% dei partecipanti. Un dato, questo, che conferma la grande partecipazione democratica al processo di costruzione della piattaforma.
Richiesta economica
Nel triennio 2024-2026 le organizzazioni sindacali hanno chiesto un aumento salariale medio (3° livello) lordo di 260 euro, necessari a tutelare le lavoratrici e lavoratori dall’inflazione. Infatti, gli indici previsionali mostrano un tasso di crescita che eroderà pesantemente il potere d’acquisto dei salari.
Sul welfare contrattuale, in un’ottica di tutele presenti e future, i sindacati hanno chiesto per il fondo integrativo sanitario Sanimoda l’aumento per ogni dipendente di 3 euro della quota che passerà da 12 a 15 euro e di altri 2 euro per l’introduzione della prestazione della LTC (non autosufficienza). Per il fondo previdenziale integrativo di settore Previmoda è stato chiesto l’aumento del contributo a carico delle aziende.
Sulla contrattazione di 2° livello è stato chiesto di incrementare l’elemento di garanzia retributiva (per le aziende che non praticano la contrattazione di secondo livello) portandolo dagli attuali 300 ai 500 euro annui, e di trasformare questo istituto normativo contrattuale in elemento perequativo.
Richiesta normativa
Per quanto concerne le Relazioni Industriali, si chiede di definire linee guida sul tema della partecipazione dei lavoratori al fine di adottare specifiche prassi e progetti condivisi per la conciliazione vita privata lavoro, il ricambio generazionale e lo sviluppo sostenibile. Inoltre, si chiede l'avvio formale dell'osservatorio nazionale e la costituzione di un ente bilaterale finalizzato all’erogazione di prestazioni per lavoratori ed imprese.
Sul mercato del lavoro, per una vera lotta alla precarietà e per il diritto ad una buona occupazione, si richiede la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, di migliorare le condizioni previste per la flessibilità e per il part time volontario fino alla definizione delle linee guida sul lavoro agile.
Sul piano normativo, le rappresentanze sindacali hanno inserito nel capitolo dei congedi parentali la richiesta di aumento dei permessi per malattia dei figli.
Per quanto riguarda il tema della malattia, nel documento si chiede: la salvaguardia contrattuale per le lavoratrici e i lavoratori sottoposti a terapia salvavita e malattie degenerative; l’aumento del trattamento economico e dei termini per la conservazione del posto di lavoro per le malattie lunghe; l’introduzione di un permesso specifico per patologie invalidanti legate al ciclo mestruale.
Per quanto riguarda il tema dei permessi se ne richiede frazionabilità e miglioramento della fruizione.
Sul tema delle pari opportunità, i sindacati chiedono, a gran voce, interventi mirati volti al superamento del gap salariale e di carriera. Sul delicato tema della violenza di genere, nella piattaforma si chiede l’adozione di un avviso comune per promuovere il rispetto delle culture delle persone. Inoltre, per le vittime di violenza di genere si chiede di usufruire di un’indennità aggiuntiva di due mensilità, oltre le tre a carico dell’INPS.
Infine, per quanto riguarda la salute, sicurezza e ambiente si richiede il recepimento delle normative presenti nel Patto per la Fabbrica in riferimento ai permessi degli RLSSA (Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza).