11/07/2012
Chimico-farmaceutico: pronta la piattaforma unitaria

L’Assemblea nazionale dei quadri e delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem- Uil – riunita a Roma l’11 luglio – ha varato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2013-2015 per gli oltre 190.000 addetti dell’industria chimico-farmaceutica, in scadenza il 31 dicembre 2012, che sarà immediatamente presentata alle associazioni imprenditoriali di Confindustria (Federchimica e Farmindustria) per iniziare rapidamente le trattative.

I settori chimico e farmaceutico – ricordano i sindacati nella premessa della piattaforma – sono fondamentali per il Paese e per tutta l’industria manifatturiera, ma stentano ancora ad avere una adeguata considerazione, in particolare dalle istituzioni. Eppure – aggiungono – ricerca e innovazione, biotecnologie e nanotecnologie, scienze della vita, sostenibilità ambientale, risparmio ed efficienza energetica sono il quadro di riferimento essenziale di una politica industriale degna di questo nome, in assenza della quale sarà impossibile rispondere alle pressanti esigenze di competitività e vincere le sfide mondiali con altri sistemi industriali”.

E la sfida i sindacati vogliono portarla fino in fondo, promuovendo un modello più avanzato di relazioni industriali basato sulla responsabilità sociale e sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte dell’impresa, proponendo la costituzione di un sistema duale di “governance” dell’azienda che preveda l’istituzione dei Consigli di sorveglianza con compiti di indirizzo e controllo all’interno dei quali sia prevista anche la rappresentanza dei lavoratori.

Sentito alla fine dell’incontro, Sergio Gigli, segretario generale della Femca Cisl, ha espresso soddisfazione “perché i contrari sono stati pochi. La maggior parte dei delegati ha compreso il valore dei contenuti della piattaforma e la netta impostazione unitaria del progetto di rinnovo contrattuale“.

Di seguito, in estrema sintesi, alcuni dei punti più salienti della piattaforma:

RELAZIONI INDUSTRIALI – i sindacati chiedono che l’Osservatorio nazionale diventi un luogo vero nel quale discutere e condividere iniziative di politica industriale da sostenere congiuntamente con Federchimica e Farmindustria nei confronti delle istituzioni, nazionali e locali.

WELFARE” CONTRATTUALE – oltre a richiedere, a carico delle imprese, un consistente incremento del contributo a “Fonchim” ( (il fondo pensione integrativo del settore, n.d.r), i sindacati puntano tutto sull’estensione dell’iscrizione sia al fondo pensione che a quello integrativo sanitario (“Faschim”) ai giovani che entrano per la prima volta nel mercato del lavoro, indipendentemente dalla tipologia di assunzione, incentivandone così la loro adesione.

Un altro capitolo significativo riguarda gli interventi di sostegno al reddito per integrazioni in caso di malattia grave , cassa integrazione, assenza facoltativa, sovraindebitamento, da definire con le associazioni imprenditoriali.

MERCATO DEL LAVORO – una lotta serrata alla precarietà, riducendo periodi e percentuali per l’utilizzo dei contratti di lavoro flessibile, favorendo e incentivando la loro trasformazione a tempo indeterminato.

I sindacati propongono alle controparti la regolamentazione dell’apprendistato come contratto principale di ingresso in azienda, potenziando la formazione continua e il ruolo dell’Obc, l’organismo bilaterale per la formazione chimica.

AMBIENTE, SALUTE, SICUREZZA, APPALTI – si richiede di inserire una specifica formazione su “salute, sicurezza, ambiente”, uno degli assi strategici della prevenzione: 4 ore per tutti i lavoratori oltre a quella più specifica relativa alla classe di rischio (il settore chimico si colloca in quello di alto rischio pari a 12 ore , n.d.r.); 8 ore per preposti, aggiuntive alla quantità previste per i lavoratori (totale 24 ore); per i dirigenti si chiede di raddoppiare le ore e portarle a 16.

Il campo degli appalti necessità di un sistema di ulteriori iniziative e controlli sulle metodologie di lavoro e sulle procedure per la sicurezza, “iniziando – chiedono i sindacati – dalla revisione dei processi in funzione del rientro nella struttura aziendale di donne lavoratrici, dai capitolati d’appalto fino alla rescissione di contratti nei casi di ripetuti infortuni, incidenti e gravi inadempienze”.

SALARIO – per la tutela del potere di acquisto dei salari reali dei lavoratori, si richiede alle controparti una “forbice” di aumenti salariali per il triennio 2013 – 2015 tra il 7 e il 9% (da precisare entro il prossimo ottobre) , oltre a rivendicare il differenziale di inflazione pregressa.

Roma, 11 luglio 2012

Iscrizione effettuata con successo