20/10/2016
Contratto Tessile e Abbigliamento: è rottura sul rinnovo 2016-2019, indette otto ore di sciopero

La trattativa, a distanza di sei mesi dalla scadenza del CCNL, si è interrotta a causa della indisponibilità delle controparti a rivedere l’impostazione sul modello di individuazione ed erogazione degli incrementi salariali e per le richieste normative tutte incentrate a comprimere diritti e il ruolo negoziale delle Organizzazioni Sindacali territoriali e delle R.S.U.  “Il modello proposto dalla controparte con la manifesta volontà delle imprese di non anticipare più l’inflazione sulla base di previsioni, ma di pagarla ex post, è del tutto inaccettabile e se non viene tolto dal tavolo è impossibile proseguire la trattativa” hanno spiegato Stefania Pomante, Mario Siviero e Riccardo Marcelli, rispettivamente segretari nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, che hanno così indetto otto ore di sciopero in tutto il settore.

Il concetto di esigibilità rivendicato dall’Associazione Datoriale tende ad accentrare nel Contratto Nazionale ogni norma in materia di organizzazione del lavoro attraverso una revisione che nega la contrattazione aziendale e il decentramento al 2° livello di orari e classificazione come attualmente previsto. Per Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil, la contrattazione aziendale e territoriale resta il fulcro del confronto sui temi legati alla produttività. Il lungo elenco delle richieste avanzate da SMI in questi mesi e confermate nella riunione del 20 ottobre scorso, mostra in modo evidente quanto scarsa sia la volontà delle imprese di costruire un CCNL che sia strumento di risoluzione congiunta dei problemi e delle difficoltà che attraversano il settore. La richiesta di ridurre le ferie degli impiegati, quella di intervenire sui 3 giorni di carenza per malattia, già retribuiti da molti anni al 50%, il pieno recepimento del Jobs Act, l’intervento sulla Legge 104, il disimpegno sul nuovo sistema classificatorio dopo anni di lavoro condiviso evidenziano la volontà di negare diritti come strumento prevalente a garantire competitività alle aziende e svilisce l’importante discussione che il Paese sta affrontando in questi mesi e va sotto il titolo di industria 4.0. Il CCNL per Filctem-Femca-Uiltec deve continuare ad essere uno strumento agile ed utile a lavoratrici/lavoratori ed imprese per disegnare congiuntamente modelli organizzativi flessibili ed efficaci in un settore così complesso. Nonostante la disponibilità più volte manifestata al Tavolo dalle Organizzazioni Sindacali ad affrontare con serietà le problematiche rappresentante, Filctem-Femca-Uiltec e la Delegazione Trattante hanno dovuto prendere atto del fatto che SMI sembra interessata esclusivamente a ridurre diritti e salari attraverso l’affermazione di un modello contrattuale che definisca ex post i minimi e non dia all’atto della sottoscrizione nessuna certezza previsionale. Questa posizione ha costretto le Segreterie nazionali e la Delegazione Trattante alla rottura del Tavolo Negoziale e impone una capillare campagna di assemblee informative in tutte le aziende. Dopo oltre 20 anni il settore torna allo sciopero e lo fa in difesa del CCNL un comparto dove la contrattazione di 2° livello, per cultura e per dimensione aziendale, stenta ad affermarsi. Anche per questa ragione, Filctem-Femca-Uiltec continuano a ritenere irrinunciabile il ruolo regolatore e l’autorevolezza salariale del contratto nazionale e si impegnano a mettere in campo tutte le iniziative sindacali e mediatiche utili alla ripresa e alla positiva conclusione del confronto, a partire da una conferenza stampa che le Segreterie nazionali programmeranno per la prossima settimana. Questo nella convinzione che anche le lavoratrici e i lavoratori della Moda abbiano diritto a vedere rinnovato il loro contratto nazionale di lavoro.

Le Segreterie Nazionali di Filctem Femca Uiltec hanno deciso di affidare alle strutture Regionali e/o Territoriali le otto ore di sciopero proclamate , da effettuarsi entro il 21 novembre 2016. Si è deciso inoltre di indire una manifestazione a livello nazionale da tenersi entro la data del 15 dicembre 2016.
A tale riguardo, al fine di illustrare le motivazioni e le modalità delle suddette iniziative, è stata indetta dalle Segreterie Nazionali per il giorno 14 novembre una conferenza stampa.
Filctem, Femca e Uiltec ricordano a tutte le Strutture quanto le iniziative in campo siano fondamentali per lo sblocco della trattativa e restano in attesa di comunicazioni in merito alla organizzazione delle stesse.

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