14/03/2017
Cooperazione mediterranea nell’Energia: il 19 e 20 gennaio la conferenza AESCOOMED a Firenze

L’energia rappresenta uno dei più cruciali ambiti di collaborazione tra i Paesi del Mediterraneo, e sempre più la politica energetica europea sta ponendo al centro lo strumento della cooperazione transnazionale in un’ottica di miglioramento della sicurezza, diversificando le rotte e le fonti di approvvigionamento. È in questo quadro che si inserisce la missione di AESCOOMED (Association pour L’Europe Solidaire et la Coopération Méditerranéenne), l’associazione fondata dalle federazioni FCE CFDT (Francia), FICA UGT (Spagna), SINDEL (Portogallo), FLAEI CISL e FEMCA CISL, che mira a intrecciare e rafforzare i rapporti di cooperazione e solidarietà tra i sindacati del settore energetico dei Paesi del sud dell’Europa. Obiettivo non secondario dell’associazione anche quello di creare un ponte con la sponda sud del bacino del Mediterraneo, per progettare e implementare azioni congiunte che possano sostenere una transizione energetica della regione sostenibile e che garantisca l’accesso all’energia per tutti.

Le federazioni sindacali fondatrici hanno così deciso di rilanciare l’attività di AESCOOMED (già fondata nel 2008), promuovendo la due giorni della conferenza “Verso una transizione energetica sociale e giusta”, tenutasi il 19 e il 20 gennaio 2017, presso il Centro Studi CISL a Firenze.

Numerosi gli ospiti internazionali giunti nel capoluogo toscano per assistere agli interventi di approfondimento a carattere geopolitico, sociale, di politica energetica e sindacale tenuti dai relatori, provenienti dal mondo accademico, delle imprese e delle ONG, che si sono avvicendati ai dibattiti aperti con il pubblico.

“L’azione di AESCOOMED ha la missione di elevare l’orientamento valoriale delle scelte politiche, aziendali e sindacali” – ha dichiarato nel suo intervento Angelo Colombini, Segretario Generale FEMCA CISL – “L’accesso all’energia, che porta progresso e quindi cultura e lavoro, è oggi ostacolato dall’instabilità politica dei Paesi che si affacciano al Mediterraneo. È per questo che è necessario recuperare quella solidarietà tra i sindacati e le imprese che operano in questa regione e mettere al centro la creazione di valore per tutti”.

La questione dello sviluppo sostenibile e dell’accesso all’energia nel Mediterraneo è emersa durante la conferenza come di fondamentale importanza, in considerazione della rapida crescita della popolazione e l’urbanizzazione crescente nella regione, che hanno portato ad elevate esigenze energetiche per sostenere questa crescita. Accanto a questi fattori, i temi del cambiamento climatico e dei sempre crescenti flussi migratori verso l’Europa, pongono una sfida ancora più grande e urgente per i sindacati dell’energia, che possono così trovare in AESCOOMED un modello di solidarietà transnazionale che possa in futuro estendersi anche agli altri settori dell’economia regionale.

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