05/10/2012
Crisi. Bonanni: “Per sostenere la crescita del Paese e l’occupazione ridurre le tasse

 “Per una scelta economica efficace bisogna tagliare le tasse al piu’ presto”. Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni oggi a Chianciano all”assemblea generale della Cisl Scuola è tornato a ribadire la centralità della questione fiscale. “La questione tasse e’ prioritaria non solo per motivi di equità e giustizia, perché c’e’ chi paga di piu’ e chi paga di meno e non dunque proporzionalmente alle disponibilita’ che si hanno – ha detto – ma oltre a ciò c’e’ un problema economico: la nostra economia nazionale va male perche’ i consumi sono bassissimi e lo sono perche’ le famiglie non hanno soldi da spendere tant’e’ che la riduzione della spesa e’ stata del 13,7.%. E investimenti non ne avremo con le tasse sulle imprese cosi alte. Quanto ai salari bisogna alzare la produttività e abbassare  le tasse sui salari di produttivita’”. Per il segretario della Cisl la questione tasse e’ dunque “centrale” e per questo occorre accelerare tale operazione. Condivido quello che dice Squinzi sulle tasse – ha aggiunto. Su questo credo che ci debba essere un’attenzione molto forte perche’ i lavoratori e le imprese non ce la fanno piu’ a reggere un carico di questo tipo che sta debilitando l’economia intera”.
 
Bonanni è pertanto tornato a parlare di crescita commentando anche quanto dichiarato ieri dal Segretario della Uil, Luigi Angeletti secondo il quale il governo Monti avrebbe  esaurito la sua spinta propulsiva come dimostra l’assenza di misure per la crescita e lo sviluppo. ”Va bene quello che dice Angeletti  – ha detto Bonanni -a condizione che si volti pagina, e si apra una stagione di forte cooperazione e di forte verita”. ”Per fare piu’ crescita – ha aggiunto – bisogna mettere d’accordo tutti i poteri italiani, pubblici e privati. Occorre fare quadrato per andare incontro a quelle forze che spingono per la soluzione dei problemi. C’è un’economia che va male da molto tempo perche’ nessuno si e’ curato fino in fondo di custodire e rafforzare i presidi della ricchezza italiana, che e’ quello che sappiamo fare nelle manifatture, nei servizi avanzati”. Per  il segretario della Cisl la nostra industria manifatturiera deve pertanto essere valorizzata perché ci sono industrie d’eccellenza come dimostra il caso Finmeccanica le cui produzioni vengono esportate. Il marchio deve rimanere italiano perché si tratta di “un asset di prim’ordine”.      
 
Sullo spinosissismo caso Ilva il leader di via Po ha ribadito la posizione della Cisl già espressa nei giorni scorsi: ”Bisogna intensificare, bisogna avere piu’ garanzie e non mettere in contrapposizione produzione e salute, non foss’altro perche’ se Taranto viene privata di quella produzione crolla la stessa Taranto e le vicende di salute e ambiente non saranno curate. Si tratta di smaltire quello che e’ stato accumulato nell’ultimo quarantennio”. Secondo il segretario della Cisl ”l’azienda sta facendo piu’ cose oggi che 5 anni fa. Le istituzioni centrali e locali stanno facendo molte cose in piu’ rispetto agli ultimi 40 anni”. ”Voglio dire – ha precisato – che e’ inspiegabile come mai si sia prodotto tutto questo clamore proprio in questo periodo.  Siamo obbligati a produrre per mantenere l’economia tarantina e attraverso questo avere un’attenzione sia per l’Ilva sia per i depositi dell’arsenale” Nel merito delle questioni della scuola , Bonanni  ha tenuto a sottolineare che “la Cisl e’ pronta ad impegnarsi con la sua intera organizzazione su un progetto complessivo di rilancio e valorizzazione del sistema di istruzione e formazione”. Nel suo intervento all’assemblea generale della Cisl Scuola in corso Chianciano, il Segretario della Cisl  ha sottolineato “l’esigenza di rafforzare il legame delle scuole col territorio e le realta’ produttive, per sostenere in questo modo processi di crescita dell’economia e delle opportunita’ di lavoro”.  Anche il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima, ha sottolineato che “avere fermato, con l’anno scolastico appena avviato, la spirale dei tagli di organico e’ un risultato importante, ma non ancora sufficiente: sulla scuola occorre una presa di coscienza collettiva, l’impegno da parte di tutti per un piano strategico che dia al sistema le risorse necessarie e la stabilita’ indispensabile per una crescita di qualita’ che gia’ il Quaderno Bianco del 2007 indicava come non piu’ rinviabile”.    

(4 ottobre 2012 – dal sito della Cisl)

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