07/07/2025
Crisi Moda, tappa in Veneto. Sindacati: “Fare sistema con imprese e istituzioni per la salvaguardia e il rilancio del settore”
Venezia, 7 luglio 2025

 

Oggi in provincia di Venezia si è svolto il convegno “Fare SISTEMA per il FUTURO della MODA” organizzato da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. In Veneto operano nel tessile abbigliamento, nell’occhialeria, nelle pelli e cuoio, nella concia e nel calzaturiero oltre 100 mila addetti, un sesto dei lavoratori di questi settori nel paese. Una realtà articolata in distretti e non solo in cui sono presenti aziende dell’industria, PMI ed artigianato.

“La crisi ha molte ragioni: fattori geopolitici e macroeconomici, contesti di mercato e nuove geografie economiche, modifica degli stakeholders e cambio del modello di produzione, crescita dei costi energetici, concorrenza globale, crisi dei consumi dovuti all’impoverimento del potere d’acquisto generale, crescita a rilento dell’eurozona e aumento dei costi delle materie prime. Realtà che stanno mettendo a rischio il settore” spiegano nei loro interventi le Segreterie Nazionali di Filctem, Femca, Uiltec.

“Per uscirne - hanno proseguito - abbiamo la necessità di realizzare un patto di sistema per realizzare un piano di politiche industriali strategiche, che valorizzino anche le sinergie tra i distretti e lungo tutta la filiera, rafforzando e sostenendo la ricerca e sviluppo e riformando il sistema degli ammortizzatori sociali. Il tavolo permanente al Mimit, oltre a sorvegliare le criticità della filiera deve costruire, insieme a sindacati e controparti datoriali, percorsi per la difesa del settore e dell’occupazione andando a contrastare le deindustrializzazioni in atto.

È necessaria un’alleanza tra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali, in cui tutte le parti siano soggetti attivi e propositivi, in un sistema di relazioni industriali consolidato che metta al centro il contratto collettivo nazionale e la lotta alla precarietà, contrastando anche il dumping contrattuale. Una politica condivisa che garantisca salari adeguati, tracciabilità della filiera, lotta all’illegalità nella catena del valore e negli appalti. E poi investimenti nella ricerca, nella scuola, nell’industria e nell’artigianato. Attuare reshoring, accorciare le catene di fornitura e promuovere la nuova imprenditorialità. Il Governo ci ascolti, abbiamo l’occasione di superare le criticità, promuovere aggregazioni e consorzi per attrarre risorse e permettere di accedere anche alle risorse finanziate dal governo.”: hanno concluso Filctem, Femca e Uiltec.

IL COMUNICATO STAMPA
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