22/02/2013
Emilia Romagna. CBS La Guglia, l’allarme della Femca-Cisl di Sassuolo: “Lavoratori allo stremo

«Quattro anni di crisi – spiega il Segretario Femca Cisl Sassuolo, Sirianni – hanno prosciugato i risparmi dei lavoratori CBS La Guglia, che ora non hanno più margini. Un ritardo anche solo di pochi giorni li mette in seria difficoltà.

Modena, 22 febbraio 2013. «Quattro anni di crisi hanno prosciugato i risparmi dei lavoratori CBS La Guglia, che ora non hanno più margini. Un ritardo anche solo di pochi giorni li mette in seria difficoltà. C’è chi non più i soldi nemmeno per fare il pieno di benzina all’auto con cui si reca al lavoro». È il grido d’allarme lanciato dal sindacalista della Femca-Cisl di Sassuolo, Andrea Sirianni, avvertendo che i lavoratori sono esasperati. «Per il secondo mese consecutivo l’azienda ha motivato il ritardo degli stipendi con un blocco dei pagamenti da parte delle banche – afferma Sirianni – Eppure ci era stato promesso che era un problema burocratico dovuto all’avvio e interpretazione del nuovo concordato in continuità aziendale, la procedura che dovrebbe permettere all’azienda di gestire in autonomia i conti correnti. In effetti – continua il sindacalista Cisl – ci è stato mostrato un decreto del tribunale del mese scorso che autorizza l’azienda a disporre dei propri conti bancari senza dover ogni volta chiedere l’ok del giudice. Quindi i soldi ci sono: perché, allora, siamo di nuovo in ritardo»? Sirianni conclude dichiarando che, dopo i sacrifici e le difficoltà degli ultimi quattro anni, i dipendenti CBS La Guglia hanno il sacrosanto diritto di essere pagati e che non accettabile che debbano sobbarcarsi pure i problemi finanziari dell’azienda.

aggiornamento.

Nuovo sciopero nel gruppo CBS La Guglia, storica azienda ceramica di Sassuolo fondata nel 1955 e con stabilimenti anche a Spilamberto e Cadelbosco (RE). Lunedì 25 febbraio i circa 200 dipendenti incrociano le braccia per otto ore. La protesta, indetta da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e rsu, prevede anche un presidio davanti ai cancelli aziendali di Sassuolo e rientra in un pacchetto di sedici ore di sciopero che comprende anche il blocco degli straordinari e altre prestazioni aggiuntive.

«I lavoratori, che sono in cassa integrazione per procedure concorsuali, non hanno ancora ricevuto lo stipendio di gennaio e l’azienda non ne garantisce il pagamento in tempi certi – denunciano i sindacati – Chiediamo prospettive di lavoro e il rilancio dell’azienda, che produce con soli tre forni (anziché i sette potenziali) e ha ridotto notevolmente l’utilizzo dell’atomizzatore di Spilamberto». Ricordiamo che il gruppo CBS La Guglia, che a gennaio dell’anno scorso ha chiuso lo stabilimento reggiano, è in cassa integrazione straordinaria per crisi dal marzo 2012. Il 21 gennaio scorso il tribunale di Modena ha approvato la domanda di concordato con continuità aziendale presentata dalla proprietà.  

aggiornamento

È stato sospeso lo sciopero proclamato per lunedì 25 febbraio nel gruppo CBS La Guglia di Sassuolo dopo che l’azienda, pressata da sindacati e lavoratori, ha deciso di pagare gli arretrati. Lo rendono noto i sindacati ceramisti di Cgil e Cisl all’indomani di una giornata – quella di venerdì 22 febbraio – contrassegnata da contatti frenetici e febbrili trattative tra le parti e che ha portato «in Regione alla firma sull’accordo di proroga della cassa integrazione fino a gennaio 2014, garantendo quella copertura ulteriore che era una delle nostre richieste all’azienda – come spiegano Carlo Antonino della Filctem-Cgil e Andrea Sirianni della Femca-Cisl – Venerdì pomeriggio l’azienda ha convocato la rsu (rappresentanza sindacale unitaria) e annunciato che la proprietà si è impegnata a versare nella giornata di lunedì un acconto sugli stipendi di gennaio e a saldare il resto entro la fine della settimana. Dopo un’attenta valutazione, – proseguono Antonino e Sirianni – la rsu ha temporaneamente sospeso le azioni di lotta e convocato un’assemblea nella mattina lunedì 25 febbraio – per un confronto con i lavoratori sulla situazione aziendale, che resta difficile. Oltre al pagamento degli stipendi, – concludono i due sindacalisti di Cgil e Cisl – chiediamo il rilancio produttivo ed economico dell’azienda».

Iscrizione effettuata con successo