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Non è necessario scomodare Cassandra, la figura della mitologia greca che profetizzava (inascoltata) eventi funesti, per affermare che quello che sta accadendo sul fronte energetico era ampiamente prevedibile.
A più riprese, da anni, abbiamo sollevato il problema dell’autosufficienza energetica del nostro Paese, ma il nostro grido d’allarme è rimasto inascoltato! Il conflitto in Ucraina sta provocando lutti e devastazioni, e il nostro primo pensiero va sicuramente alle vittime e alla popolazione. Ma la guerra ha innescato una reazione a catena pericolosa e preoccupante per quanto riguarda l’energia. I dati sono noti a tutti: quasi la metà del gas consumato in Italia arriva dalla Russia. Nel 2022 i prezzi di elettricità e gas sono aumentati del 200%. L’incremento dell’energia in soli 2 anni è cresciuto del 1.500%, vale a dire che oggi ci costa 15 volte di più. Ma se in Francia e in Germania la produzione interna è addirittura aumentata, seppur di pochi punti percentuali, in Italia si riduce sempre di più, e molte industrie (quelle energivore in primis), rischiano di chiudere i battenti.
A questo si aggiunge il problema delle materie prime...