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Infatti, dopo tre scioperi nazionali nel giro di pochi mesi e la grande manifestazione a Roma del 19 febbraio scorso, non si ferma la lotta dei sindacati per contrastare la cessione di Versalis, il “braccio chimico” di Eni, al fondo di investimenti americano “SK Capital”, una delle “operazioni industriali – dicono le tre sigle – più oscure e incomprensibili degli ultimi anni”.
Il silenzio del Governo e di Eni si è fatto via via sempre più imbarazzante e i sindacati premono per avere garanzie sul futuro dell’occupazione e delle professionalità espresse dai lavoratori di Eni e Saipem.
“Abbiamo proclamato quattro ore di sciopero a livello locale – ricordano Miceli, Colombini e Pirani – e non escludiamo affatto una nuova grande manifestazione a Roma con urgente richiesta di incontro direttamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri”.
Roma, 16 marzo 2016