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Versalis ha presentato il nuovo piano industriale che prevede una trasformazione dei prodotti e degli assetti impiantistici attuali per sviluppare una piattaforma tecnologica con la società Elevance basata su materie prime rinnovabili, orientata a prodotti specialistici per la detergenza, e biochemicals per lubrificanti, solventi, cosmesi, ecc., che prevede ulteriori 2/3 nuovi impianti su tecnologia Eni che si collegherebbero al già previsto impianto di Metatesi che viene confermato.
La trasformazione prevede il non riavvio dell’impianto cracking, il rafforzamento della logistica, nuove caldaie, interventi di adeguamento e collegamento, il mantenimento del CR 20-23 per la produzione di aromatici a campagne, la costituzione di un nucleo di ricerca a P.Marghera, per un progetto di investimento complessivo di circa 170/200 ML €.
Per l’azienda la situazione del mercato dell’etilene è tale da produrre con perdite rilevanti e, dopo anni oramai, non sostenibili per Versalis e l’intervento su P.Marghera, dopo P.Torres e Priolo, costituisce un tassello fondamentale per il rilancio della chimica di Eni e un assetto logistico che garantisce la continuità del polo chimico padano con Ravenna, Mantova e Ferrara.
Il progetto garantirebbe i livelli occupazionali attuali anzi secondo l’azienda verrebbero leggermente aumentati.
Le OO.SS. ritengono grave e inaccettabile il metodo che Versalis ed Eni hanno utilizzato per arrivare a questo progetto che ha messo in discussione l’accordo del 10 febb. e la continuità del CR, e relazioni industriali che si sono basate su rapporti di fiducia che purtroppo sono stati messi in discussione proprio dalla società e che non hanno consentito ieri di uscire dalla riunione con un accordo.
La piattaforma tecnologica e la riconversione di P.Marghera si inserisce nel piano industriale che Versalis ha presentato alle OO.SS. Nazionali ed alle RSU nel 2012 ed ad una nuova strategia della chimica Eni basata sulla sostenibilità ambientale e sulle speciality che sono i motori dello sviluppo del futuro a livello europeo e mondiale.
Il progetto deve essere approfondito nei contenuti tecnici e nel piano di gestione del percorso che prevede tempi lunghi, 2/3 anni, le ricadute organizzative e le garanzie per l’occupazione, che rimangono oggi solo dichiarazioni generali ancora prive di impegni chiari e certi.
Le OO.SS. e le RSU ritengono che il piano non contiene investimenti sufficienti per garantire il suo pieno sviluppo, in particolare per ciò che riguarda la logistica che può e deve avere interventi e investimenti in tempi brevi ed un impegno che ad oggi l’azienda non ha previsto.
Per ciò che riguarda l’impianto di aromatici si ritiene che esso non possa marciare a campagne ma trovare un assetto di marcia continuo attraverso il reperimento delle materie prime interne e sul mercato in grado di alimentarlo e dare continuità ad una attività che ha sempre avuto margini positivi.
Devono essere ripristinate con ENI relazioni industriali affidabili che possano garantire realmente che gli impegni che vengono assunti si rispettino e si realizzino in investimenti certi e verificabili, nel frattempo non si farà nessuna bonifica di impianto.