16/12/2015
Femca Sassari. Documento conclusivo consiglio generale

Il giorno 11 Dicembre 2015 si è riunito a Porto Torres il Consiglio Generale della Femca Cisl di Sassari per una analisi della situazione politico e industriale del territorio. Il Consiglio Generale sentita la relazione del Segretario Generale, LUCA VELLUTO, gli interventi del Segretario Generale della FEMCA CISL Regionale , NAPPI MARCO, della Segretaria della Cisl di Sassari responsabile settore industria, EMILY UDA, e dei numerosi interventi dei consiglieri, esprime le seguenti considerazioni:

  • il Consiglio Generale sostiene con forza che Eni non deve dismettere le sue società soprattutto Versalis, il Governo Italiano non può accettare una simile scelta, semmai intervenga con la cassa depositi e prestiti di stato così come sta accadendo per Saipem in modo da garantire un futuro sia alla società che all’intera chimica italiana.
  • La manifestazione a Roma del 5 Dicembre u.s. ha dimostrato tutto l’interesse per evitare le scelte di ENI che riteniamo sbagliate e di conseguenza sosteniamo la manifestazione del 17 p.v. a San Donato Milanese e lo sciopero dell’20 Gennaio p.v. di tutto il gruppo ENI.
  • Il Presidente Pigliaru e il suo esecutivo sono ingessati e incapaci di affrontare seriamente i problemi industriali, oppure vogliono veramente la chiusura dell’industria?, la loro assenza a Roma insieme alle istituzioni locali fanno presagire che il percorso sarà tutto in salita. Non possiamo ora affrontare tavoli tematici se prima non si definisce il NO alla vendita di Versalis che in Sardegna determinerà la fine della chimica verde.
  • il Consiglio Generale sollecita il rispetto del protocollo di chimica verde e il suo addendum in ogni sua parte, compreso la ricollocazione e formazione dei lavoratori che erano all’interno del petrolchimico negli anni passati perché, nelle ultime selezioni effettuate da Matrìca per l’inserimento di nuovo personale per gli impianti(cosa molto positiva in quanto finalmente si aprono le porte a nuove occasioni di lavoro per il territorio), ci sarebbe voluto più equilibrio in quanto larga parte delle persone selezionate niente hanno a che vedere con lo stabilimento.  
  • La Regione Sardegna deve essere più incisiva nei confronti delle multinazionali qualunque esse siano, perché ciò che sta accadendo alla Miniera di Olmedo non è giustificabile, la miniera che era stata creata dalla Regione dopo varie cessioni a privati oggi vive un momento di profonda difficoltà, c’è apprensione per i lavoratori, a cui va tutto il supporto della Federazione visto il loro futuro è incerto, bisogna trovare immediatamente un nuovo soggetto industriale che riapra la miniera o la Regione si faccia carico di quei lavoratori visto il loro passato.  
  • il Consiglio Generale richiede che su Abbanoa ci sia maggiore impegno per la risoluzione di tutte le vertenze aperte con essa, dal rispetto degli accordi alla possibilità di rientro in Regione per gli Ex-Esaf, riconoscendo il fatto che tutte le emergenze idriche che sta affrontando l’azienda sicuramente non devono essere imputate ai lavoratori ma a una gestione anomala ormai annosa che si sta avendo ripercussioni sui lavoratori.
  • Il Consiglio Generale ritiene indispensabile la presenza dell’industria chimica nel nord Sardegna fonte di reddito certo e non sostituibile per migliaia di lavoratori e per le loro famiglie. Gli investimenti vanno fatti per creare lavoro e per i SARDI!!! E’ un nostro diritto avere fonti energetiche alternative e convenienti, siamo per i rigassificatori perché possono essere fatti in breve tempo e garantiscono una fornitura alternativa. Il nostro sistema industriale (chimico – energetico) non può essere mantenuto e difeso con un apporto “umorale” ma bensì con un supporto di carattere tecnico fatto di concreti investimenti e con la sana convinzione, soprattutto politica, che senza industria il nostro territorio (e non solo) è destinato al degrado sociale;

Porto Torres, lì 11 Dicembre

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