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“Grande soddisfazione” è stata espressa dalla Femca Cisl: “L’accordo, estremamente innovativo offre una soluzione ai problemi che avrebbero coinvolto i lavoratori del Gruppo inseriti nei processi riorganizzativi delle reti commerciali e di “front office” aziendale”.
Il riassetto comporterà la chiusura degli uffici periferici sul territorio nazionale di GdF Suez Energie Italia (la Divisione Commerciale del Gruppo) e il superamento di alcune figure e profili professionali. “Il nuovo modello organizzativo – osservano i sindacati – stabilizza e garantisce i livelli occupazionali anche attraverso riconversioni professionali, superando i disagi che i lavoratori delle sedi periferiche avrebbero dovuto affrontare con la loro chiusura”.
Il testo dell’accordo regola inoltre sia gli aspetti normativi sia economici del rapporto tra azienda e “telelavoratore” e si pone l’obiettivo, così come avvenuto per gli accordi con il Gruppo Eni, di introdurre “una maggiore autonomia e coinvolgimento del lavoratore nell’organizzazione del lavoro, assicurando soprattutto una migliore conciliazione fra tempi di lavoro e le esigenze di vita, familiari e sociali, nonché la possibilità di migliorare le condizioni di mobilità delle aree urbane”.
Roma, 15 aprile 2013