28/04/2023
Giornata Salute e Sicurezza sul Lavoro. Garofalo da Marcinelle: "Mobilità connaturata all'uomo. Il lavoro sia sicuro e tutelato per tutte le persone"
Marcinelle, 28 aprile 2023

 

In occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro 2023, una delegazione della Femca Cisl Nazionale si è recata in visita al sito di Bois du Cazier, dove 67 anni fa ebbe luogo la tragedia passata alla storia con il nome di Marcinelle, la limitrofa cittadina belga. Questa visita fa parte di un percorso più ampio di cooperazione sindacale grazie al gemellaggio creatosi tra la Femca Cisl Abruzzo Molise e la struttura regionale del sindacato belga cristiano CSC BIE.

Quella di Marcinelle è una delle più gravi tragedie minerarie della storia. Si verificò l’8 agosto 1956, nella miniera di carbone di Bois du Cazier, quando si sviluppò un incendio che provocò la morte di 262 minatori, per le ustioni, il fumo e i gas tossici, di cui 136 italiani. La tragedia della miniera di carbone di Marcinelle è infatti e soprattutto una tragedia degli italiani immigrati in Belgio nel dopoguerra. Tra il 1946 e il 1956 più di 140mila italiani varcarono le Alpi per andare a lavorare nelle miniere di carbone della Vallonia. Era il prezzo di un accordo tra Italia e Belgio che prevedeva un gigantesco baratto: l’Italia doveva inviare in Belgio 2mila uomini a settimana e, in cambio dell’afflusso di braccia, Bruxelles si impegnava a fornire a Roma 200 chilogrammi di carbone al giorno per ogni minatore.

Nora Garofalo, Segretaria Femca Cisl Nazionale, ha così commentato durante la visita:

“Il ricordo e la memoria devono fare da sprone per il costante miglioramento del presente. Come evidenziato dal Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, la mobilità italiana continua a crescere. Negli ultimi 15 anni il dato si attesta a +76%. Tra chi parte oggi, ben il 40% ha tra i 18 e i 34 anni. Si tratta di giovani alla ricerca di una realizzazione attraverso un’occupazione giusta e strutturale, la cui mancanza è un problema endemico della realtà giovanile italiana. Quando si parla di lavoro, però, non si può non parlare di giustizia e sicurezza sociale per i lavoratori che devono essere accompagnati dalle Istituzioni, sia in Italia che all’estero. Il lavoratore merita luoghi di lavoro sicuri, trattamenti adeguati e tutele al passo con i tempi. La pandemia ha fatto toccare con mano quanto il mondo del lavoro sia in fermento, quanto velocemente esso possa cambiare con la digitalizzazione e telematizzazione.

‘Uscire dall’emergenza è possibile’, è lo slogan deciso unitariamente da CGIL, CISL e UIL, le confederazioni sindacali italiane. Un messaggio di speranza ma anche un preciso impegno per sistemi produttivi che non mettano a repentaglio la vita delle persone ma che contribuiscano al benessere psicofisico di lavoratrici e lavoratori, di qualunque provenienza culturale, che siano rispettosi dell’ambiente e di tutti i cittadini e le cittadine, in un quadro che ancora oggi registra quotidianamente incidenti sul lavoro gravissimi e inaccettabili.

A 975 metri di profondità, 67 anni fa, quell'incendio causò lutto e dolore per 262 famiglie: la tragedia rivive attraverso i ricordi dei protagonisti di quei fatti, ogni anno sempre meno numerosi a causa dell’inesorabile trascorrere del tempo. Occorre costruire una memoria collettiva all’altezza di quella tragedia, per non dimenticare aspetti che assomigliano alle tristi pagine attuali di cronaca delle migrazioni. La mobilità umana di oggi, economica e non, ricorda a tutti quanto per l’uomo il movimento sia connaturato all’esistenza felice. Per gli italiani, in particolare, mobilità significa non riscoprirsi migranti, ma trovarsi di fronte a un elemento nazionale strutturale, identitario e complesso".

 

 

 

 

 

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