29/04/2015
Il punto sulla vertenza Prysmian

In apertura il ministro Guidi ha chiesto all’azienda di valutare l’opportunità di perseguire la richiesta di finanziamenti per circa 14 mln se , contestualmente, fosse stata mantenuta la decisione di chiusura di Ascoli.

Alla domanda Prysmian ha affermato che, anche a seguito di verifiche, non vi erano problemi procedurali che rendessero illegittima la richiesta ma che accoglieva l’invito del governo e quindi ha dichiarato di rinunciarvi  e nello stesso tempo ha confermato la chiusura dello stabilimento. Nella presentazione dettagliata del piano industriale,  in particolare per i siti di Pignataro, Giovinazzo e Merlino, Prysmian ha confermato comunque che procederà con gli investimenti previsti.  
Come organizzazioni sindacali  abbiamo unitariamente convenuto sull’opportunità della rinuncia e la positività del mantenimento degli impegni di investimento previsti che consolidano il piano industriale presentato e che candrà monitorato nei prossimi mesi e anni. Nello stesso tempo, di fronte alla posizione aziendale di chiusura dello stabilimento,  abbiamo ribadito la nostra totale contrarietà. Di fronte allla ennesima conferma da parte di Prysmian del piano, abbiamo chiesto che non si rinunci a perseguire soluzioni diverse, compresa la valutazione di messa sul mercato degli assets.

Abbiamo inoltre chiesto al governo un piano di reindustrializzazione dell’area, anche attraverso la firma dell’apposito accordo di programma,  attualmente  in fase di definizione e che deve vedere il contributo della stessa Prysmian. Abbiamo altresi chiesto a Prysmian di non procedure unilateralmente, ma di avviare un confronto che consenta di trovare soluzioni a tutti I lavoratori attraverso una serie di strumenti condivisi, da mettere in campo.

Il Ministro, riservandosi ulteriori verifiche sulla situazione, ha confermato che lavorerà per costruire soluzioni che mantengano l’occupazione ad Ascoli, annunciando a breve la firma dell’accordo di programma e nello stesso tempo auspicando l’avvio,  in tempi brevi, del confronto sindacale per trovare strumenti utili in tal senso a sostegno della occupazione. L’azienda ha annunciato, essendo trascorsi oltre due mesi dall’annuncio, la disponibilità al confronto se a breve termine, ossia entro una settimana altrimenti si troverebbe costretta all’avvio delle procedure di legge.
A seguito del confronto con la delegazione sindacale presente, abbiamo ritenuto opportuno, come segreterie nazionali, una assemblea con I lavoratori, che si svolgerà in serata, nella quale informare e aggiornare a riguardo di quanto avvenuto e della necessità di avviare una fase di confronto stringente con l’azienda per iniziare a costruire soluzioni concrete e coerenti con gli impegni emersi nell’incontro odierno.

Gianluca Bianco
Segretario Nazionale Femca Cisl

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