07/07/2017
Industria tessile: i sindacati mondiali firmano per il rinnovo del Bangladesh Accord

Il 29 giugno 2017 IndustriAll Global Union, UNI Global Union, assieme ai rappresentanti dei brand delle società C&A e LC Waikiki, hanno annunciato la stipula del nuovo accordo per la prevenzione degli incendi e la sicurezza degli stabilimenti in Bangladesh (Bangladesh Accord on Fire and Building Safety). È previsto che molte altre aziende del settore aderiscano.

L’accordo triennale è stato elaborato in base agli obiettivi già fissati dal primo Accordo per il Bangladesh firmato a maggio 2013 dopo il crollo dell’edificio di Rana Plaza. Il nuovo testo, come il suo predecessore, è innovativo, giuridicamente vincolante e strettamente legato all’impegno sulla trasparenza. È stato integrato inoltre nuove tutele per i lavoratori e con l’obbligo di ispezione e rinnovamento di numerose fabbriche, man mano che le aziende firmatarie incrementano i fornitori.

La prosecuzione dell’Accordo dimostra che gli accordi vincolanti tra le imprese multinazionali e i sindacati mondiali risultano essere mezzi efficaci per migliorare direttamente le condizioni dei lavoratori nelle filiere produttive globali.

Allo stesso modo, l’accordo riconosce il ruolo che la libertà di associazione e i sindacati giocano nel migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Vengono infatti aumentate le tutele per i lavoratori impiegati nelle fabbriche che sono state chiuse o trasferite per effetto dell’implementazione dell’accordo. È possibile inoltre estendere l’accordo anche ad altri settori oltre a quello dell’industria dell’abbigliamento.

Il crollo di Rana Plaza nell’aprile 2013 ha tolto la vita di più di 1.100 lavoratori, ferendone più di 2.500. Sei settimane dopo, sindacati, organizzazioni non governative e imprese hanno annunciato il loro primo Accordo per il Bangladesh. Al momento, l’accordo coinvolge più di 2.5 milioni di lavoratori. Il nuovo accordo estenderà la durata del precedente, con scadenza a maggio 2018, fino al 2021.

Nel mese di maggio di quest’anno, i ministri del lavoro del G20 hanno elaborato una dichiarazione sul futuro del lavoro, sottolineando che “le violazioni degli standard di lavoro dignitoso e dei princìpi fondamentali non possono essere parte della concorrenza” all’interno della filiera produttiva mondiale.

In merito all’ultimo tragico incidente avvenuto a Gazipur, alla periferia di Dhaka, dove l’esplosione di un boiler ha causato 11 morti e 50 feriti, Valter Sanches, segretario generale di IndustriAll Global Union, ha dichiarato: “C’è ancora molto lavoro da fare per migliorare la sicurezza nell’industria tessile del Bangladesh. Quest’ultima tragedia dimostra la necessità che l’accordo continui e che con i sindacati firmatari si estendano i provvedimenti anche alla sicurezza dei boiler il prima possibile”.

L’azienda in questione, la Multifabs Limited, rifornisce di materiale tessile numerosi marchi occidentali. Dopo lo scoppio, i locali sono stati ispezionati dagli ingegneri dell’“Accord” che hanno svolto interventi di messa in sicurezza dagli incendi e lavori di rinnovamento della struttura.

[Fonte IndustriAll Global Union]

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