Siamo a conoscenza che alcuni agenti Assicurativi, stanno contattando telefonicamente gli iscritti a Pegaso proponendo loro di uscire dal Fondo per aderire ai piani pensionistici elaborati dall’Assicurazione che rappresentano.
Premesso che ogni lavoratore può decidere liberamente come costruire il proprio futuro pensionistico e che dopo 2 anni di iscrizione a Pegaso, l’iscritto può trasferire la propria posizione presso un Fondo aperto, alcune considerazioni ci sentiamo di farle a tutela dei lavoratori iscritti a Pegaso, ma soprattutto, per una corretta ed imparziale informazione.
Il primo punto che vogliamo affrontare è il contributo aziendale: spetta solo a chi è iscritto a Pegaso; infatti passando ad un’Assicurazione privata, il lavoratore perde volontariamente il contributo da parte del datore di lavoro (1,20 % per il CCNL Gas – 1,21 % + 7 € per il CCNL ele) e senza il contributo aziendale, si riduce anche la deduzione fiscale.
Il secondo punto riguarda i costi di gestione: da studi effettuati dalla COVIP (l’organismo di sorveglianza dei fondi pensione), risulta che i costi di gestione annuali dei fondi aperti (quelli assicurativi) sono maggiori dei costi dei fondi negoziali (Fondi come Pegaso).
Il terzo argomento è riferito al comparto: vi sono fondi aperti che hanno delle rese maggiori di Pegaso, ma negli anni di crisi (vedi 2007 e 2008), le perdite sono state veramente drammatiche andando ad intaccare una parte del patrimonio risparmiato dal lavoratore.
La scelta. Chi esce da Pegaso deve sapere esattamente che:
Lavoratore, non farti abbagliare dalla false promesse di chi ti presenta scenari troppo allettanti.
La previdenza è una scelta seria, chiedi consiglio a chi conosce bene la materia, a chi mette la sua esperienza a tua disposizione.
Prima di prendere una qualsiasi decisione, contatta i nostri esperti per tutti i chiarimenti che desideri.
Nella previdenza, solo una scelta giusta genera riflessi positivi per gli anni futuri.
R. Banfi
