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Un grande sindacato dell’industria: la Cisl guarda avanti e trova nella sintesi e nella sinergia tra federazioni la chiave per rispondere alle sfide sempre più complesse del mondo economico e sindacale di domani. Obiettivo: rafforzare la presenza nei luoghi di lavoro e nei territori.
Con questa direttrice si sono tenuti i lavori degli Esecutivi congiunti della Femca e della Fim. Un cammino in avanti, di crescita del sindacato, sottolineato dal segretario generale Raffaele Bonanni, presente ai lavori: “l’unificazione in un grande sindacato dell’industria di queste due categorie aggiunge valore ad entrambe perché si possono organizzare meglio i territori, gestire contrattualmente meglio le aziende e dare efficienza di sistema. Un sindacato dell’industria più unito e più forte potrà affrontare meglio tutte le problematiche, preparare meglio le Rsu, la gestione del funzionamento del territorio per rafforzare la rappresentanza sociale. Un cammino che è stato intrapreso da tutte le categorie e le strutture orizzontali: laddove noi riusciremo a ridurre della metà le strutture orizzontali e le categorie per fare economia di scala, diventeremo più forti e potremmo creare maggiore coesione nell’organizzazione. Gli oltre 65mila rappresentanti delle Rsu e delle Rsa che abbiamo, possono e devono diventare la falange del sindacalismo libero e autonomo”.
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