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AGGIORNAMENTO: VARATA LA PIATTAFORMA CHE DARÀ AVVIO AL RINNOVO DEL CONTRATTO
Bologna, 29 marzo 2019 – L’Assemblea unitaria dei delegati di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riunita oggi a Bologna, ha dato il “via libera” alla piattaforma per il rinnovo del contratto del settore delle lavanderie industriali, il sistema integrato di beni e servizi tessili, medici e affini, in scadenza il prossimo 31 marzo e che interessa 22.400 i lavoratori.
L’incremento economico è di 115 euro (cat. B1) nel triennio 2019-2021. Si richiede inoltre l’incremento dell’elemento perequativo, per quelle aziende che non hanno il contratto di 2° livello, portandolo dagli attuali 200 a 350 euro. Per quanto riguarda il “welfare” contrattuale la richiesta dei sindacati è per la previdenza integrativa di portare al 2% il contributo dell’azienda al fondo (Previmoda) e di consentirne l’adesione anche a lavoratori con contratti di durata superiore a 3 mesi; sulla previdenza sanitaria (Fasiil) la richiesta di elevare il contributo mensile a carico delle aziende a 12 euro e che sia previsto il vincolo contrattuale per un aumento della retribuzione mensile pari a 25 euro, a favore di tutti i dipendenti per i quali non si è provveduto al versamento delle quote previste per lo stesso Fasiil.
In quest’ottica Filctem, Femca, Uiltec, chiedono lo sviluppo di “politiche di sistema” che si oppongano al fenomeno di dumping salariale generato dai contratti “Pirata”. Si propongono quindi una serie di interventi da condividere con le autorità, per far leva sul problema del “sottomercato” e del lavoro irregolare e per diminuire l’incidenza di questo spregiudicato modello, tutto pensato al massimo ribasso. La volontà dei sindacati è di contribuire a creare un modello di sviluppo industriale alternativo ai modelli predatori, tossici e illegali che non rispettano il territorio e la dignità delle persone, alterando profondamente il tessuto economico e sociale.
In questo contesto, la partecipazione dei lavoratori e la responsabilità sociale dell’impresa rappresentano i due punti su cui questa piattaforma intende poggiare, con impegno condiviso, verso un modello di sviluppo sostenibile del settore.
Nelle proposte della piattaforma si punta alla promozione di politiche sociali, come la staffetta generazionale, la gestione dei tempi di vita e di lavoro (attraverso la promozione di progetti comuni, la realizzazione di orari compatibili con l’inserimento dei figli agli asili, alle scuole), azioni comuni per la valorizzazione delle differenze culturali, un impegno particolare per prevenire ogni forma di violenza, compresa quella di genere.
Tra le proposte, trova spazio anche quella di avviare uno studio di settore per ridurre gli impatti dell’attività lavorativa sulla salute dei lavoratori, attraverso il monitoraggio delle tematiche legate all’ambiente di lavoro e alla sicurezza, compresa l’incidenza delle malattie professionali, per individuare eventuali correttivi e proposte di intervento.
I sindacati invieranno velocemente la piattaforma contrattuale ad Assosistema, l’associazione datoriale di Confindustria, per iniziare subito le trattative di rinnovo.
Bologna, 21 febbraio 2019 – L’Assemblea unitaria dei delegati di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riunita ieri a Bologna, ha approvato l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore delle lavanderie industriali, il sistema integrato di beni e servizi tessili, medici e affini, in scadenza il prossimo 31 marzo, che interessa 22.400 i lavoratori.
La piattaforma prevede il miglioramento delle retribuzioni e lo sviluppo delle politiche di sistema attraverso la sessione annuale dedicata alle politiche industriali, in un contesto entro il quale si sviluppa una competizione sleale. La partecipazione dei lavoratori e la responsabilità sociale dell’impresa rappresentano i due punti su cui la piattaforma intende poggiare l’impegno condiviso verso un modello di sviluppo sostenibile del settore.
Si propone quindi una serie di interventi da condividere con le autorità, facendo leva sul problema del “sottomercato” e del lavoro irregolare e per diminuire l’incidenza di un modello basato sul dumping contrattuale, al massimo ribasso. L’intento è quello di contribuire a creare un modello di sviluppo industriale alternativo ai modelli predatori, tossici e illegali che non rispettano il territorio e la dignità delle persone, alterando profondamente il tessuto economico e sociale.
Si punta al rafforzamento del welfare contrattuale e alla promozione di politiche sociali, come la staffetta generazionale, la gestione dei tempi di vita e di lavoro (attraverso la promozione di progetti comuni, la realizzazione di orari compatibili con l’inserimento dei figli agli asili, alle scuole), azioni comuni per la valorizzazione delle differenze culturali, un impegno particolare per prevenire ogni forma di violenza, compresa quella di genere.
Tra le proposte, trova spazio quella di avviare uno studio di settore per ridurre gli impatti dell’attività lavorativa sulla salute dei lavoratori, attraverso il monitoraggio delle tematiche legate all’ambiente di lavoro e alla sicurezza, compresa l’incidenza delle malattie professionali, per individuare eventuali correttivi e proposte di intervento.
I sindacati danno quindi il via alla fase di consultazione dei lavoratori sugli obiettivi che qualificano il rinnovo del contratto, raccogliendo i possibili emendamenti alla strategia contrattuale.
Si attende per il prossimo 28 marzo l’esito finale delle assemblee dei lavoratori, per poi varare la piattaforma definitiva e avviare il confronto con la controparte imprenditoriale.