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Un’adesione allo sciopero che si stima al 97% dei lavoratori dell’azienda Malo di Campi Bisenzio, di proprietà russa e leader nella lavorazione del cashmire, che da troppo tempo stenta a rendere chiara la sua posizione sul futuro dello stabilimento di Borgonovo Val Tidone (Piacenza) e della sede centrale toscana.
Femca e Filctem hanno perciò portato la protesta nella prestigiosa via del Quadrilatero della Moda, di fronte al negozio del brand in via Montenapoleone a Milano.
Nel corso delle recenti assemblee, infatti, i lavoratori hanno bocciato all’unanimità il piano della dirigenza che prevede 20 esuberi a Campi Bisenzio e 38 nello stabilimento di Borgonovo e proclamato un pacchetto di 20 ore di sciopero, per dire no ai tagli prospettati dall’azienda.
“Rivolgiamo l’ennesimo appello all’azienda” – recitava la nota diffusa dalle RSU Malo – “che ha dichiarato di essere disposta ad accogliere richieste di confronto delle rappresentanze sindacali, chiediamo che si dia corso al piano ambizioso di riqualificazione delle produzioni che l’azienda stessa ci aveva presentato all’inizio del 2017, che attraverso l’acquisizione di produzioni “esterne” ottimizzi le capacità produttive e i costi aziendali. Siamo determinati a portare avanti le nostre proteste ma, al contempo, disponibili a tornare al tavolo delle trattative nel caso arrivino i capitali e le opportune correzioni al piano aziendale”.