Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Come noto, la Naspi 2017 è la nuova indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori subordinati, nel caso in cui perdano involontariamente il lavoro a causa di un licenziamento singolo o collettivo.
Il lavoratore disoccupato, qualora in possesso di tutti i requisiti di Legge, può contare su una prestazione a sostegno del proprio reddito chiamata Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego.
A chi spetta
Anche quest’anno, i lavoratori che perdono il lavoro a causa di un licenziamento involontario o per dimissioni per giusta causa, hanno la possibilità di presentare all’Inps, la domanda di disoccupazione Naspi Inps, qualora in possesso di determinati requisiti.
Non tutti i lavoratori hanno diritto a percepire il sussidio di disoccupazione, infatti, secondo la normativa vigente, ed in particolare i decreti attuativi della riforma del lavoro Jobs Act la disoccupazione Naspi 2017 spetta, solo a:
A chi NON spetta la Naspi
I dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli, non hanno diritto all’indennità di disoccupazione.
Quanti contributi servono per avere diritto alla Naspi
Il requisito contributivo che il disoccupato deve soddisfare nel 2017 per avere diritto alla disoccupazione, è quello di aver versato almeno 13 settimane di contributi versati nei quattro anni precedenti al licenziamento.
Ai fini di calcolo, possono essere utilizzati anche altri tipi di contributi utili come quelli figurativi che sono stati accreditati al lavoratore/lavoratrice nei periodi di maternità obbligatoria, qualora siano stati già versati alcuni contributi prima dell’astensione, in quelli per il congedo parentale o per la malattia dei figli fino agli 8 anni di età, nel limite massimo di 5 giorni l’anno.
Al contrario, nel computo dei contributi utili ai fini della disoccupazione, non possono essere considerati utili, i periodi di cassa integrazione straordinaria e ordinaria a zero e quelli derivati dai permessi e congedi 104 per disabili gravi.
Requisiti Naspi 2017
I requisiti che danno diritto all’indennità di disoccupazione Naspi 2017, sono:
A) Stato di disoccupato: per acquisire lo stato di disoccupazione, il lavoratore deve essere in possesso, contemporaneamente, di 3 requisiti:
B) Aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anniprecedenti all’evento di licenziamento;
C) Aver lavorato almeno 30 giorni nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione. Tali giornate, sono a prescindere dalla loro durata e quindi dall’orario di lavoro. Il periodo di riferimento su cui calcolare l’invio e la fine dei 12 mesi, può cambiare nel caso in cui vi siano stati dei particolari eventi, quali ad esempio:
Assegno disoccupazione Naspi: importo massimo e minimo nel 2017
Capire come si calcola l’assegno disoccupazione NASPI, non è una cosa da poco in quanto servono dati oggettivi che solo il lavoratore, il datore di lavoro e l’INPS conoscono.
Per eseguire i calcoli, il lavoratore disoccupato ha bisogno di sapere:
Per reperire tutte queste informazioni, il lavoratore disoccupato, può accedere ai servizi telematici e tramite il PIN dispositivo, entrare sul proprio estratto conto previdenziale o rivolgersi alle Sedi INAS territoriali.
A questo punto, bisogna seguire una semplice formula:
Se il risultato ottenuto è:
In ogni caso, l’importo massimo per il 2017 non può superare i 1.300 euro al mese.
Importante: tenere conto che a partire dal 91° giorno, l’importo dell’indennità scende del 3% ogni mese.
Durata Naspi 2017
La durata NASpI è di 24 mesi, secondo quanto previsto dal Jobs Act, al disoccupato spetta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, senza tenere conto dei periodi coperti da contributi figurativi che hanno già dato luogo al pagamento di prestazioni di disoccupazione, anche se pagate in un’unica soluzione anticipata.
Per i lavoratori precari disoccupati, invece, la durata massima per l’erogazione dell’assegno di disoccupazione è per 6 mesi, in base alla presunzione che dietro la collaborazione di un anno di lavoro si possa configurare in realtà un contratto di lavoro subordinato.
Novità 2017
Diverse circolari pubblicate dall’INPS sono intervenute a spiegare nello specifico come e quando si ha diritto alla nuova prestazione di disoccupazione, qual è la normativa introdotta dal Jobs Act considerato che si sarebbe dovuta ridurre da 2 anni a 78 settimane.
Per effetto del successivo Decreto attuativo del Jobs Act, n° 148/2015, invece, è stato stabilito che la NASpI 2017 dura 2 anni.
Pertanto, la disoccupazione per il 2017, continuerà ad essere corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà di quelle di contribuzione degli ultimi 4 anni.
Si ricorda inoltre che non possono essere considerati utili, i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione di altre prestazioni di disoccupazione, anche nei casi in cui dette prestazioni siano state fruite anticipatamente in un’unica soluzione.
Domanda e decorrenza
Il disoccupato, al fine di ottenere la prestazione di disoccupazione deve presentare la domanda, a pena di decadenza, all’INPS, in modalità telematica, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro:
I lavoratori devono compilare e inviare il modulo domanda NASPI direttamente online, se dispongono del PIN dispositivo, al seguente percorso oppure far compilare e inviare il modello al Patronato INAS Territoriale autorizzato ad inviare le richieste per via telematica.
In funzione della data di presentazione della domanda, il pagamento parte in tempi diversi, per cui se è presentata: