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“Non si prende mai la decisione di dichiarare lo stato di agitazione del settore a cuor leggero, ma non c’è altra soluzione, vista la chiusura da parte dell’associazione datoriale. Ci siamo sempre resi disponibili a entrare nel merito di tutte le problematiche, avanzando proposte, senza ricevere risposte. I lavoratori e la delegazione trattante si dicono aperti alla ripresa del tavolo di trattativa, nella consapevolezza che l’occhialeria nel suo complesso negli anni 2021 e 2022 ha registrato incrementi di fatturato superiori al 24%. Valori che la collocano tra i settori più performanti a livello nazionale”. Così Raffaele Salvatoni, Segretario Nazionale Femca Cisl commenta la decisione della proclamazione dello stato di agitazione, deciso a seguito dell’incontro, tenutosi ieri presso la sede di Confindustria di Belluno, sulla trattativa per il rinnovo del CCNL del settore occhialeria, scaduto lo scorso 31 dicembre.
In conseguenza della posizione, assunta unitariamente dalla delegazione sindacale trattante, si annuncia il blocco di tutti gli orari di lavoro straordinari, di ogni forma di flessibilità oraria e di ciascun tavolo di trattativa aziendale.
La decisione si è resa necessaria a fronte dell’atteggiamento assunto dalla parte datoriale al tavolo della trattativa, di totale chiusura rispetto alle richieste contenute nella piattaforma proposta. Si registrano solo alcune deboli aperture in tema di inquadramento dei lavoratori, welfare, lavoro a tempo parziale e formazione.
La controparte si è inoltre rifiutata di affrontare la parte economica del rinnovo del CCNL, rifiutando da subito l’aumento dell’elemento perequativo. Il tema su cui si è registrata la distanza e si è consumato lo scontro più aspro è quello della gestione degli orari di lavoro sul quale, rispetto alle richieste, dichiariamo il nostro no allo straordinario obbligatorio, al pagamento delle ore di flessibilità non goduta e al peggioramento della normativa sulla gestione della flessibilità tempestiva.