Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
4 maggio 2017 – Si è svolto presso il MiSE, presenti le Segreterie nazionali e le strutture territoriali di Filctem Femca e Uiltec, unitamente alle Segreterie Confederali territoriali e regionali siciliane, l’incontro con Eni per la verifica dello stato di avanzamento dell’applicazione del PROTOCOLLO D’INTESA dell’area di Gela del novembre 2014, riferito al progetto di conversione della raffineria.
L’Eni ha illustrato lo stato degli investimenti effettuati e programmati che risultano solo in parte rispettosi della tempistica prevista dal protocollo stesso, mostrando dei ritardi dovuti in gran parte alle lentezze degli inter autorizzativi che risultano essere complessi e farraginosi.
“Abbiamo preso atto – dichiara il Segretario nazionale Antonello Assogna – del livello di investimenti realizzati da Eni per la trasformazione della raffineria nel nuovo impianto green, e soprattutto nelle attività up-stream, per l’estrazione e la produzione di Gas e Petrolio”.
Le OO.SS., esaminate le informazioni fornite da ENI, hanno nel contempo ribadito la conferma e il valore del protocollo, rivendicandone la corretta e piena applicazione.
“Ribadiamo – conclude Assogna – la nostra preoccupazione per i ritardi derivanti dalle lungaggini degli iter autorizzativi che condizionano la realizzazione del cronoprogramma. Consideriamo in ogni caso apprezzabile l’iniziativa del Viceministro Bellanova per favorire la contrazione dei tempi autorizzativi”.