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“In quella occasione – aggiunge la sindacalista – rivolgemmo alla dirigenza e alla proprietà 6 domande formulate dai lavoratori, che fino ad ora sono rimaste senza risposta. Da giugno non abbiamo riscontrato alcun passo in avanti sulle richieste avanzate ai tavoli di trattativa poiché la parola d’ordine sembrava essere ‘si spende su tutto tranne che per migliorare le condizioni dei lavoratori’. Prendiamo atto, a distanza di 5 mesi, che l’Assemblea dei soci ha deciso di mettere fine ad una gestione a senso unico adottata dal management amministrativo di Aqp: meglio tardi che mai!”.
La Femca Cisl auspica che il nuovo Amministratore abbia l’accortezza di valorizzare ruoli e funzioni del personale dipendente, affrontando finalmente i tanti nodi irrisolti che di fatto impediscono o comunque ostacolano l’effettivo rilancio dell’Acquedotto pugliese. “Da parte nostra – conclude Attila – non mancheremo di sollecitare da subito l’apertura di un tavolo di confronto per affrontare con la dovuta serietà le numerose e note problematiche“.