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Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl di Firenze, Giovanni Ronchi, partecipando stamani all’iniziativa che i lavoratori delle due aziende fiorentine hanno attuato, dalle 11 alle 13, in piazza Duomo, nel capoluogo toscano. All’angolo con via Cerretani sono stati montati dei ‘laboratori di strada’ dove i lavoratori Ginori hanno dato dimostrazione a fiorentini e turisti incuriositi delle proprie abilità col tornio e la decorazione a mano, mentre quelli della Seves hanno mostrato i mattoni in vetrocemento nella cui produzione l’azienda è leader mondiale.
“E’ emblematico in particolare il caso della Ginori -ha detto Ronchi-, una manifattura di altissima qualità, con un marchio conosciuto in tutto il mondo, che è in crisi non perché non c’è mercato per il prodotto, ma per una cattiva gestione decennale. Chiediamo uno scatto di orgoglio al nostro territorio, alle istituzioni e soprattutto agli imprenditori, a tutti i livelli, perché non può succedere che due realtà come queste, che hanno mercato, siano condannate alla chiusura. Sarebbe un crimine.”
“Siamo orgogliosi delle nostre capacità e sicuri di poter competere con chiunque per quello che sappiamo fare e per l’impegno con cui lo facciamo” ha detto Lucia Sbolci, delegata FemcaCisl nella Rsu Ginori. “Abbiamo solo bisogno di un imprenditore serio che faccia altrettanto. Possibile che in tutta Italia non ce ne sia uno ?”
Hanno portato il loro saluto e il loro sostegno al presidio il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi e l’assessore al welfare del Comune di Firenze, Stefania Saccardi.
Firenze, 20 Febbraio 2013