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L’ipotesi di accordo così sottoscritta – che sarà sottoposta alle assemblee dei lavoratori per l’approvazione – prevede un aumento medio sui minimi di 75 euro per il gomma-plastica; 87 per il chimico-concia; 70 per ceramica, vetro e abrasivi, tutti settori questi definiti in piattaforma, distribuito in tre tranche: dal 1 gennaio 2017; dal 1 gennaio 2018; dal 1 ottobre 2018.
Per le imprese che non fanno contrattazione di 2° livello, l’intesa prevede la rivalutazione dell’elemento perequativo del 4%. Infine, sempre sulla parte degli aumenti salariali, è previsto l’aumento di 1 euro per i turni notturni.
Soddisfatti i sindacati che, sul piano delle normative, hanno anche ottenuto il miglioramento del sistema di relazioni industriali, di informazione e di partecipazione, oltre al rafforzamento e all’estensione della contrattazione di 2° livello.
Sul tema dei contratti a termine e somministrazione del lavoro è stata regolata una percentuale massima di utilizzo degli stessi pari al 25% su media annuale, e il diritto di precedenza esteso anche ai somministrati sulle assunzioni a tempo indeterminato.
Complessivamente migliorata anche la disciplina dell’apprendistato.
Sul capitolo del “welfare” contrattuale, previsto l’aumento del contributo (+0,2%) destinato al fondo di previdenza integrativa “Fondapi” a favore di tutti i lavoratori iscritti. Sul fronte della sanità integrativa, le parti hanno stabilito di recepire all’atto della sua costituzione il Fondo sanitario integrativo confederale, interamente a carico delle imprese. L’altra novità è che finalmente parte l’Ente bilaterale (“Enfea”) che fornirà prestazioni di sostegno al reddito dei lavoratori.
Infine, ottenuto il miglioramento dei diritti e delle tutele individuali, a cominciare proprio dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In particolare vanno evidenziati: il congedo per adozioni internazionali; una ulteriore giornata di permesso per paternità; diritto alla trasformazione in part-time anche in caso di familiari affetti da gravi patologie cronico-degenerative o oncologiche; ulteriore aspettativa non retribuita pari a 12 mesi in caso di malattie oncologiche o di gravi patologie cronico-degenerative.
Roma 27 luglio 2016
Le segreterie nazionali Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL