07/09/2022
Rinnovo Ccnl penne e spazzole, presentata la piattaforma: 200 euro la richiesta economica nel triennio 2023-2025
Roma, 7 settembre 2022

 

È stata presentata nella giornata di ieri l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore delle penne e delle spazzole che scadrà il prossimo 31 dicembre e interessa più di 5 mila lavoratori in oltre 200 imprese. Il documento sarà votato dai lavoratori nelle assemblee per l’approvazione definitiva.

Parte economica

La proposta salariale di aumento avanzata dai sindacati per il triennio 2023-2025 è di 200 euro lordi mensili.

Per quanto riguarda l’elemento perequativo i sindacati hanno richiesto l’innalzamento della quota a 450 euro annuali, dai precedenti 300, per i lavoratori delle aziende che non praticano la contrattazione di 2° livello.

Per il welfare contrattuale la richiesta è di innalzare a 2,5 % il contributo aziendale per quanto riguarda il fondo previdenziale Previmoda, e di aumentare a 15 euro la quota versata dall’azienda al fondo sanitario di settore Sanimoda.

 

Parte normativa

Molte le richieste che riguardano il capitolo sulle relazioni industriali a partire da un maggior coinvolgimento delle RSU nelle decisioni che incidono sulla gestione degli orari contrattuali e sui modelli di organizzazione del lavoro applicati nei siti produttivi.
In tema di salute e sicurezza le organizzazioni sindacali chiedono specifici percorsi di formazione per l’informazione e la prevenzione sul rischio biologico, un’ora di assemblea aggiuntiva da dedicare alle tematiche della sicurezza in ambito lavorativo.Molte le richieste sul tema conciliazione vita lavoro, tra cui l’innalzamento del periodo di paternità obbligatoria, aumento delle giornate di permesso per ricovero figli e la regolamentazione per la fruizione dei congedi parentali ad ore.

Infine, i sindacati chiedono di incrementare le percentuali delle maggiorazioni per il lavoro straordinario e supplementare, l’aumento delle percentuali di copertura delle indennità di malattia insieme l’incremento del periodo di conservazione del posto di lavoro da 13 a 16 mesi.

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